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Full Tilt: class action italiana. Pocket Kings: "pronti al risanamento"

full-tilt-poker-class-actionI players italiani non ci stanno e sono pronti ad agire collettivamente contro Full Tilt Poker nel caso l’udienza del 19 settembre dinanzi all’Alderney Gambling Control Commission (AGCC) dovesse aver esito negativo.

Si tratta di una class action preparata nel nostro paese, partita online, grazie al lavoro quotidiano su Facebook e sul nostro forum, di alcuni giocatori rimasti con i propri fondi bloccati sulla room (in alcuni casi si arriva anche a cifre importanti, fino a 80.000€). L'iniziativa sta coinvolgendo anche molti giocatori europei. L'appuntamento per una decisione finale è previsto per il 20 settembre: anche nel caso di rinvio della decisione da parte dell'AGCC, in merito alla licenza primaria di gioco, i clienti di Tilt sono intenzionati a procedere.

Annunciato piano di risanamento
La red room però ha lanciato – per la prima volta – messaggi di speranza ai propri clienti: da parte del nuovo management è stato programmato un piano di risanamento per Pocket Kings (la società chiave del gruppo che gestisce il marketing ed è fornitore di tecnologia per il sito irlandese), con il taglio di 12 milioni di euro di costi in esubero e purtroppo il licenziamento probabile di 250 dipendenti. I vertici di Pocket Kings si sono dichiarati ottimisti per il rimborso dei giocatori e il ripristino online di Full Tilt Poker (FTP).

L’obiettivo annunciato da Pocket Kings è quello di “ottimizzare al massimo le risorse e la redditività futura del gruppo nei mercati fuori dagli Stati Uniti”. Per quanto riguarda invece la riduzione del personale, i manager di Tilt hanno ipotizzato un licenziamento complessivo di circa 250 posizioni ma il numero esatto sarà confermato solo dopo una consultazione con il personale.

E’ stato inoltre confermato l’incarico al gruppo Sea Port Group Securities LLC come advisor finanziario per la ricapitalizzazione aziendale e la ricerca di un partner strategico, fuori dagli USA. La multinazionale irlandese ha fatto sapere che è in trattativa con diversi potenziali investitori.

Per la prima volta, Full Tilt Poker e Pocket Kings si sono sbilanciate sul futuro del gruppo, a seguito di due comunicati che non avevano convinto la community online ma bensì generato ancor più dubbi sul futuro della room. Per la prima volta, i responsabili si sono dichiarati ottimisti sul possibile rimborso dei giocatori ed il futuro di FTP.

Potrebbe anche essere una mossa strategica in vista dell’udienza del 19 settembre, per guadagnare ulteriore tempo. Ma sotto il profilo della comunicazione, con l’insediamento del nuovo board, si è notata una politica di rottura rispetto alla gestione precedente.

I nuovi obiettivi aziendali sembrano chiari: ridurre i costi per stimolare nuovi investitori ma il nodo da superare riguarda sempre i debiti pregressi e la situazione poco chiara determinata dai precedenti amministratori. E fino a quando i vecchi soci non metteranno mano al portafoglio per una ricapitalizzazione, difficilmente nuovi partner saranno intenzionati a rifinanziare la crescita della red room. E’ questa l’impressione generale alla luce delle informazioni filtrate in questi mesi dalla sede di Dublino.

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jeff-ifrahAGCC: respinta richiesta di rinvio dell’udienza
Nuovo comunicato anche per l’AGCC: l’ente regolatore britannico ha reso noto che l’audizione in programma a Londra, al Park Plaza Hotel, lunedì 19 settembre, sarà tenuta in Camera di Consiglio, in rigorosa forma privata.

Inoltre la Commissione ha fatto sapere di aver respinto l’istanza presentata dai legali di FTP di posticipare ulteriormente l’udienza, per tutelare “gli interessi delle varie parti”.

La decisione di celebrare l’audizione in forma privata, ha provocato forti polemiche anche all’interno della Commissione stessa: il direttore esecutivo Andre Wilsenach ha dichiarato la sua ferma contrarietà addirittura in un comunicato stampa.

Prova evidente che regna la confusione sulla piccola isola britannica. Non proprio un bel segnale in vista del 19 settembre. Fatto sta che ancora una volta l’Alderney Gambling Control Commission ha dato prova di inadeguatezza nella gestione di una vicenda molto complessa.

Class Action italiana
Emergono nuovi particolari sulla clamorosa azione giudiziale: un avvocato italiano ha ricevuto mandato da diversi clienti e sta predisponendo tutta la documentazione necessaria: se lunedì le cose non dovessero andare nel verso giusto, sarà fatta una valutazione definitiva il 20 settembre. Successivamente sarà presentato – con ogni probabilità - subito un ricorso a Londra e successivamente alla Corte di Giustizia Europea di Bruxelles.
Al momento è possibile aderire alla class action e contattare il legale sulla pagina ufficiale di Facebook: “European Class Action against Full Tilt Poker”. L’iniziativa è partita da alcuni players italiani e dal gruppo “Full Tilt Poker Where is my money?” fondato da Giuseppe Polichetti.

Riusciranno a salvare Full Tilt Poker? In attesa dell'udienza del 19 settembre, Assopoker seguirà live la vicenda. Nuove news ti aspettano! Seguici!

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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