Come molti di voi già sapranno, le recenti puntate del rapporto tra poker e mondo dell'informazione somigliano ad un bollettino di guerra: falsità, demagogia e pressapochismi. Per fortuna c'è "Roccoge", verrebbe da dire: è infatti grazie ad una intervista che lo storico quotidiano genovese "Il Secolo XIX" ha riservato al giovane Rocco Palumbo, che abbiamo riscoperto come si possa raccontare il mondo del poker in maniera sensata ed obiettiva.
"Prendete il poker e spogliatelo di tutto l'azzardo. Detta così sembra una noia mortale, invece no [...]": già dall'incipit si intuiscono le intenzioni virtuose dell'autrice, la cronista Francesca Forleo. Si tratta di un approccio che ogni giornalista dovrebbe avere nel suo lavoro: spogliarsi di ogni pregiudizio aiutando i lettori a fare altrettanto, e dunque raccontare loro una realtà, una persona, una storia. Questa sarebbe la norma, anche se purtroppo di questi tempi è diventata un'eccezione...
La Forleo inizia a far parlare Rocco, riuscendo a far capire come un ragazzo di 23 anni - con una moglie e un figlio a carico - possa aver fatto bene a lasciare il lavoro precedente e mantenere la sua famiglia facendo il professionista di poker online.
Rocco spiega dunque come il guadagno sia alto ma per sua natura diverso da altre professioni: stipendio dello sponsor a parte, nella vita di un professionista di MTT non c'è un'entrata "garantita" e possono passare anche alcuni mesi senza una vincita significativa.
La Forleo poi si fa raccontare da Palumbo i suoi inizi, da "Magic: The Gathering" al lavoro da impiegato in uno studio commercialista, fino alla decisione di licenziarsi per dedicarsi a tempo pieno al gioco online. Ma nell'intervista ci sono anche spunti sul poker live, sul concetto di "prudenza" applicata al poker e sul rapporto con la famiglia.
In definitiva, un lavoro eccellente da parte della collega Francesca Forleo, che ci regala una nuova iniezione di fiducia nel rapporto tra informazione generalista e poker. Complimenti anche a Rocco Palumbo naturalmente, ma questa - per noi che raccontiamo quotidianamente delle imprese dei players - non è certo una novità...
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