Phil Galfond, uno dei giocatori che hanno contribuito a fare del Pot Limit Omaha un'arte, è stato fra coloro che a causa del Black Friday si sono trasferiti in Canada per continuare a giocare a poker online.
Il nickname che lo ha reso celebre, “OMGClayAiken”, è stato accantonato assieme alla possibilità di giocare su Full Tilt Poker: la sua nuova vita di giocatore passa infatti da PokerStars, dove le cose sono cambiate e non necessariamente in peggio.
I limiti che vanno per la maggiore sulla poker room sono infatti sensibilmente più bassi rispetto a quelli cui era abituato, e nonostante rimangano astronomici per i più Galfond la vede in modo diverso: “Sono tornato ad amare il poker, il bankroll non è un problema e lo stress mentre gioco non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che provavo in precedenza”.
Lo statunitense spiega, ricordando il suo recente passato, come attendere per giorni che un paio di tavoli di Pot Limit Omaha $500/$1.000 finalmente si decidano a partire non sia il massimo della vita, con ore di sonno perse e la propria tabella di grinding di fatto in balìa degli eventi.
Adesso Phil può trovare azione su più tavoli con relativa facilità, e il volume delle mani da lui giocate è così cresciuto in modo esponenziale: “Dallo scorso agosto ho giocato circa 200.000 mani, pazzesco per chi come me era abituato a rimanere sotto le 50.000 mani l'anno. Ora non c'è alcuna partita a cui non possa sedermi per paura di downswing eccessivi e posso mettermi alla prova contro chiunque”.
Galfond confessa di amare molto anche il 2-7 triple draw, ma al momento la sola persona disposta a dargli azione in heads-up è Eugene “ogee” Yanayt, troppo forte nelle varianti di poker anche per uno come Phil Galfond: “Contro di lui devo ammettere di sentirmi surclassato, ma presto per migliorarmi proverò a giocarci ancora. Prima però è necessario che ripari i danni fatti dal mio recente downswing...”.
Prima insomma viene il dovere, e considerando che proprio nella giornata di ieri “MrSweets28” ha collezionato profitti per circa 158.000 dollari, si può ben dire che Phil Galfond sia già passato dalle parole ai fatti...