In merito al crack di Full Tilt Poker, Howard Lederer può tirare un sospiro di sollievo: seguendo le orme di Rafe Furst, ha raggiunto un accordo extragiudiziale con i procuratori di New York ed ha chiuso la sua controversa vicenda giudiziaria, salvando diverse proprietà immobiliari.
Lederer era uno dei quattro membri del board che gestiva la red room e nel settembre del 2011 il Distretto Sud di New York del DoJ (Dipartimento di Giustizia) gli aveva notificato una denuncia civile, chiedendo la confisca di beni del valore di 42,5 milioni di dollari, sostenendo che Lederer e soci avessero adottato un presunto 'Schema Ponzi' nella gestione del sito e si fossero appropriati illecitamente dei dividendi della società, in frode ai giocatori per 330 milioni.
Il 18 dicembre i legali di 'The Professor' hanno sottoscritto un deal con i procuratori. In base a questo documento Howard Lederer sostiene (e su questo punto molti clienti di FTP potranno dissentire) che quello di Full Tilt Poker è stato "un business legittimo che forniva servizi ai propri clienti nel rispetto della legge, e che prima del 15 aprile 2011, non era a conoscenza di qualsiasi attività illecita su FTP, compreso che la società non era più in grado di soddisfare le sue passività dovute ai giocatori".
Salvata la faccia, Lederer ha dovuto cedere una parte del suo patrimonio, in particolare:
- una Shelby Cobra roadster del 1965,
- i fondi del suo conto presso la banca Lloyds TSB International dell'Isola di Man ed altri conti fiduciari per un totale di 168.000 dollari,
- altri conti a lui intestati presso LPL Financial, tra cui un fondo pensionistico,
- tutti i proventi derivanti dalla vendita dell'immobile sito a Circle Twin Palms, Las Vegas,
- 30.000 dollari a seguito della vendita di un immobile in via Fawn Chase, sempre nella città delle luci,
- un'altra proprietà situata a Vegas, in Kingsclear Court.
Inoltre, per l'accusa di riciclaggio (ha violato le norme UIGEA) ha dovuto pagare una sanzione di 1,25 milioni di dollari, più le spese legali.
Senza dubbio l’accordo può essere giudicato conveniente se pensiamo alla richiesta iniziale di 42,5 milioni di dollari (pari ai dividendi incassati in questi anni in qualità di socio di Tiltware).
Rispetto all'ultima aggiornamento della denuncia civile del DoJ, Lederer è riuscito a salvare gran parte del suo patrimonio personale, ed in particolare le due mega ville di Vegas (quelle di Ridge Drive Hawk e Skybird Court) e l'immobile posseduto in California, oltre a tre conti correnti presso l'istituto bancario Wells Fargo e il favoloso parco macchine, ovvero una Maserati Gran Turismo (esemplare del 2008) e quattro modelli Audi: Q7 (2008), A8L (2008), A8 (2009) e A8 L4 (2012).