La senatrice del Popolo delle Libertà Cinzia Bonfrisco è stata - insieme al collega Pichetto Fratin – la firmataria del famoso sub-emendamento che ha ripristinato i termini originari della scadenza del bando per l’assegnazione delle concessioni per il poker sportivo live. In questo modo, la procedura della gara - sulla carta - dovrebbe avere inizio entro gennaio 2013 e non giugno, come previsto in un precedente emendamento, ma AAMS ha già preso le distanze.
L’iniziativa della senatrice ha scatenato una bufera mediatica immotivata: “Ma quale liberalizzazione – chiarisce al Corriere della Sera - del poker! Si tratta di un iniziale vizio di comunicazione causato dall'errata interpretazione della procedura parlamentare ma io e il senatore Pichetto Fratin non c'entriamo proprio nulla”.
Errata informazione in gran parte frutto di una campagna mediatica da parte di esponenti dell’opinione pubblica e di politici che hanno dimostrato nelle sedi istituzionali di non conoscere le problematiche (è da anni che si gioca in tutta Italia senza le necessarie autorizzazioni) e di affrontare la questione con estrema superficialità.
“Questa interpretazione sbagliata ha generato una slavina di cattiva informazione, questo ha indotto nell'errore fior di commentatori che hanno addebitato a me e al senatore Pichetto l'emendamento per la liberalizzazione del poker live”.
La senatrice del PDL spiega lo spirito politico e tecnico del provvedimento approvato in Commissione, demandando la responsabilità dell’introduzione del poker sportivo live al precedente Governo Berlusconi (con la prima legge ‘comunitaria’ del 2009) ed in particolare all’ex Ministro dell’Economia Giulio Tremonti: “Innanzitutto non abbiamo presentato l'emendamento di notte ma il 15 dicembre alle ore 18 alla scadenza precisa dei termini regolamentari. In sostanza l'emendamento sopprimeva la norma di proroga proposta dal governo attraverso il testo dei relatori: vale a dire che noi impedivamo tutte le proroghe previste dal governo. Quindi non siamo noi ad aver introdotto le sale da poker live in Italia ma è una responsabilità del governo stesso e che viene da lontano”.
L’ultima bordata della Bonfrisco è contro il Ministro della Salute Balduzzi che nei giorni prenatalizi ha gettato benzina sul fuoco ed alimentato polemiche inutili: “Alla fine grazie al nostro emendamento le norme contro la ludopatia sono rimaste fissate con l'entrata in vigore al primo gennaio 2013. Balduzzi avrebbe dovuto ringraziarci invece che accusarci ingiustamente. Il nostro rammarico è grande”.
Ricordiamo per l’ennesima volta che il poker sportivo è stato “legalizzato” per la prima volta nel 2009 (e successivamente nel 2011) e nello specifico riguarda i tornei di texas hold’em con precisi limiti: nelle future (?) sale autorizzate non sarà permesso pagare alcun rebuy e di partecipare a più di un torneo al giorno, con limiti precisi per le quote d'iscrizione (equivalenti all'online).
C'è da precisare che per la legge italiana, il poker è considerato uno skill game ed è il gioco che presenta in Italia il payout più alto e la spesa media per giocatore più bassa.
Il poker per la legge italiana è uno skill game. Potrebbe quindi essere considerato come una disciplina sportiva o un gioco mentale d'abilità? Esprimi la tua opinione sul nostro forum!