La cruenta guerra politica tra PokerStars e Caesars Entertainment Corportation si trasferisce sul campo: la prima poker room mondiale ha lanciato un'applicazione che consente agli appassionati americani di poter giocare su Facebook play for fun. Caesars risponde lanciando in fase test il sito WSOP.com in Nevada.
La strategia di PokerStars è chiara: ha acquistato un casinò ad Atlantic City per entrare dalla porta principale del futuro mercato interstatale statunitense, ma la potente lobby delle sale da gioco di Las Vegas (American Gaming Association, AGA) sta facendo di tutto per bloccare l'assegnazione di una futura licenza in New Jersey. Si tratta di una guerra politica all'ultimo sangue, in ballo c'è il primo mercato mondiale e pensare che Caesars aveva offerto il prestigioso brand WSOP proprio alla room dell’Isola di Man.
Nel frattempo PokerStars non perde tempo e cerca - attraverso Facebook - di conquistare il gradimento dei giocatori occasionali statunitensi, con la sua nuova applicazione gratuita che consente di giocare anche allo Zoom Poker, prodotto molto accattivante soprattutto per smartphone e tablet.
Caesars sta invece affrontando una situazione finanziaria scottante, sommersa da un debito di circa 20 miliardi di dollari ma con l'approvazione del regolamento dell'e-gaming in New Jersey, il titolo ha ripreso a volare in borsa.
Per questo motivo il progetto di Caesars Interactive diventa centrale per la multinazionale di Las Vegas che ha lanciato in versione beta la prima room autorizzata dal Gaming Board di Las Vegas: sarà accessibile a tutti i residenti del Nevada che hanno compiuto almeno 21 anni. Il dado è tratto…