Francesco "Somfranz" Labate è coach fondatore di PokerMagia ed è uno dei giocatori italiani più brillanti nel cash game. E’ reduce da tre intense settimane di action a Las Vegas.
Durante le WSOP, il PokerMago si è concentrato sull’action ai giochi 5$/10$ all’Aria e al Bellagio. Ad ottobre tornerà in Nevada ed ha in serbo una sorpresa tutta da scoprire, per gli appassionati di poker italiani. Con lui abbiamo parlato di Las Vegas a 360 gradi: dal problema dell’aria condizionata ai posti più intelligenti ed economici dove mangiare. A tenere banco è però stata soprattutto l’azione nei principali casinò della Strip.
Raccontaci le tue tre settimane a Las Vegas? Sappiamo che il bilancio è stato molto positivo.
Si, è andato tutto bene anche quest’anno. L’unico avversario che mi ha battuto è stata l’aria condizionata. Considerando i 45 gradi fuori, la combinazione tra la temperatura interna e quella esterna mi ha ‘ammazzato’.
Abbiamo letto tweet di Liv Boeree e di Fabrice Soulier che si lamentavano proprio per le basse temperature durante le WSOP.
Al Rio non mi sono neanche azzardato ad entrare, troppo freddo. Quando vado a Vegas spendo più di farmacia che di taxi. Oramai ho la tessera fedeltà nella farmacia davanti all’Aria Casinò. Sono molto sensibile all’aria condizionata ma, in questo periodo, non puoi farne a meno. Appena sono arrivato, il clima era abbastanza temperato però nell’ultima decade di giugno si arrivava a 45 gradi e la temperatura non scendeva mai sotto i 30.
Impossibile difendersi da questo nemico invisibile quando si gioca?
Il player di poker è sempre esposto all’aria perché sta fermo per ore ed ore. Per fortuna ho un negozietto di fiducia dove ogni anno vado a comprare sciarpe e cappelli di alpaca.
Tu sei un veterano di Vegas, hai però seguito il “consiglio” di Negreanu sui ristoranti?
Si, sono stato – commenta in tono scherzoso - al LakeSide e 50 dollari vanno bene per la mancia… Devo dire che la location è fantastica. Steve Wynn è noto per aver costruito diversi casinò, tra cui anche il Bellagio, famoso per il gioco delle fontane. Al Wynn Resort ha creato qualcosa di simile con questa piccola laguna artificiale, sulla quale si affaccia il ristornate. Lo spettacolo è che durante la cena, spunta da un enorme cascata, un rospo gigantesco sulle note di “Wonderful World” di Luis Amstrong. A raccontarlo però non rende, bisogna vederlo.
Quali ristoranti ti senti di consigliare ai lettori di Assopoker?
Come spesso capita negli States, manca la categoria media: vai dal ristornate di lusso al fast food. Devo dire che una cosa intelligente è quella di mangiare all’interno dei grandi hotel casinò: con 20/25 dollari te la cavi, c’è a disposizione tutto quello che vuoi e la qualità è ottima. Al Bellagio, ad esempio il brunch è fantastico e costa 21 dollari. Anche Aria, Wynn e Paris hanno un’offerta al top. Poi esistono convenzioni per i players e se giochi tipo 10 ore, hai di fatto il pranzo gratuito e il rapporto qualità/prezzo è alto.
Altre soluzioni low cost?
Considerando che siamo a Vegas, al Planet Hollywood è da non perdere il Gordon Ramsay Burgr, in media paghi 25 dollari: è l’ideale per mangiare hamburger tradizionali, in un bellissimo ambiente.
Veniamo all’action. A che limiti hai giocato e in che casino?
Ai giochi 5$/10$ all’Aria ed in via eccezionale al Bellagio. Mi piace giocare confident e non shottare.
Quali sono le partite più interessanti?
Sono quattro i casinò dove si concentra l’action, ma durante le WSOP c’è anche il Rio. Come detto prima, non sono andato per via dell’aria condizionata ma c’è una partita che è mega conveniente con il “button Mississipi straddle”. In pratica da bottone è molto profittevole perché apri sempre con qualsiasi mano. I bui parlano per primi e tu per ultimo.
Lo standard delle partite a Vegas?
Molto deep con parecchi giocatori occasionali più players di MTT. Il giocatore di torneo movimenta molto l’action al tavolo cash ed è divertente. Per quanto riguarda i middle stack consiglio il Bellagio: la partita ha un cap basso, mentre all’Aria è leggermente più violenta. Al Venetian non vado mai perché c’è solo un tavolo aperto, mentre al Wynn ne trovi da uno a tre, a seconda del periodo, ma è scomodo raggiungerlo. La partita è molto bella.
Ai tavoli, in genere che target di avversari si affrontano?
La maggior parte sono statunitensi, più che altro turisti o persone presenti lì per qualche convention. Ci sono pochi regular. Ho avuto modo anche di stakare altri players. Anche la 10$/20$ secondo è battibile. E comunque non è detto che più sali di livello e maggiore è il tasso tecnico.
Anche negli high stakes?
Tieni conto che i milionari sono seduti lì, quindi il livello non è impossibile… Dico sempre che i pro che possono permettersi queste partite se lo sono meritato, perché sono riusciti a battere e vincere contro i regular nei 10$/20$. Quindi possono godere di queste occasioni e con merito. Si sono sudati il loro bankroll.
Un giocatore italiano vincete di NL100 che tipo di partita può giocare a Vegas?
Tranquillamente può sedersi ai limiti 1$/3$. Al Bellagio il cap è da 500 ad esempio.
Ma come fai a sapere tutte queste cose? Come riesci a monitorare l’action?
Esiste un’applicazione interessante per l’iPhone: Bravo Live Poker. E’ gratuita e vedi i tavoli aperti a qualsiasi ora ed anche le waiting list. Ti rendi conto dove c’è l’action migliore. Uno strumento utilissimo e non solo per Las Vegas: c’è ad esempio anche il Commerce di Los Angeles monitorato.
Quando torni a Las Vegas?
In ottobre con una sorpresa per tutti voi. A presto!
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