Scommesse Sanremo: Mahmood a @35 alla vigilia
Soldi... soldi... e Alessandro Mahmoud (aka Mahmood), di soldi (cifre simboliche ci risulta) ne ha fatti fare a qualche scommettitore che si è innamorato della sua canzone. Il vincitore a sorpresa del Festival di Sanremo non godeva della fiducia dei bookmakers. Alla vigilia della competizione canora, era bancato dalla maggior parte delle agenzie, con una quota sopra @30.
La pagina di Instagram Pigliatutto ha pubblicato una schedina di un bravo e fortunato scommettitore che ha puntato €10 su di lui a quota @35, vincendo €350 lorde (€340 nette + €10 della sua bet).
L'unica società di scommesse che aveva intuito delle potenzialità nella sua canzone e nella sua voce è stato Eurobet che lo dava a €15. I favoriti erano per i loro quotisti Irama e Ultimo 2.75, I Volo a 5.00, Daniele Silvestri a 15.00.
Anche Sisal dava Ultimo in pole position (poi finito beffardamente secondo) in testa a 2.50, seguito da Irama a 3.50 e Daniele Silvestri a 8, con i Volo a 6.
Snai vedeva ancora più favorito Ultimo a 2.25 con staccato Irama a 4.50 e tutto il resto del gruppo a quote altissime. La sorpresa era Loredana Berté a 12 (finita ai piedi del podio con molta amarezza).
Boateng indennizza un fanta-allenatore
Boateng ha lasciato il Sassuolo dopo un bella prima parte di stagione ed è passato al Barcellona. Diversi fanta-allenatori sono rimasti nel pantano con il suo addio, visto che l'ex giocatore del Milan era considerato dal regolamento del gioco come centrocampista, ma De Zerbi lo utilizzava come falso nueve in attacco.
Kevin Prince Boateng ha mantenuto la promessa. In modo provocatorio uno dei suoi "fanta-mister" Renato gli ha scritto: "rimborsami per il fantacalcio" commentando il suo trasferimento al Barca. E gli ha mandato il suo codice iban. Boa non ci ha pensato due volte e gli ha fatto un bonifico condividendo lo screenshot del suo home banking sui social. Renato ha deciso di donare tutto ad una associazione benefica e di andarlo a trovare a Barcellona per ringraziarlo personalmente.
Giorgetti: "vietare le scommesse sui dilettanti" ma alla fine...
Giancarlo Giorgetti, sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega sullo sport (ed in precedenza anche sulle scommesse) al Corriere della Sera ha preannunciato: "io vorrei fare di più: Vietare le scommesse relative a qualsiasi sport dilettantistico, perché i dilettanti sono più vulnerabili. Si vuole puntare? Va benissimo, ma sugli sport professionistici, per ovvi motivi. Sono in contatto continuo con il direttore dell'Agenzia dei Monopoli, Benedetto Mineo; ho un collaboratore, Michele Sciscioli, che si occupa a tempo pieno di questo problema. Sono convinto che otterremo un risultato. Certo il percorso è duro. Stiamo lavorando per aderire alla Convenzione di Magglingen, che prevede una serie di normative che dovrebbero prevenire, individuare e sanzionare la manipolazione delle competizioni sportive regolamentando le scommesse. Finora hanno firmato tre Paesi, noi vorremmo essere il quarto".
E' apprezzabile come iniziativa per le sue intenzioni di contrasto al match fixing. Le parole di Giorgetti però possono sembrare logiche a chi non conosce questo settore, in realtà il problema è diverso e la sua iniziativa non risolverebbe nulla, semmai potrebbe aggravare le cose. Alla fine le combine non avvengono mai alla luce del sole. Nei circuiti legali sarebbero evidenti dopo pochi minuti e precludersi la possibilità di individuarne la coda del fenomeno sarebbe come buttare la polvere sotto il tappeto. I grossi volumi delle scommesse sugli eventi truccati vengono, in genere, scommessi sui bookmakers asiatici. Può accadere che in alcuni casi, alcune bets vengano posizionate in società di scommesse autorizzate: in questo caso suona quasi sempre il campanello d'allarme tra i quotisti.
Inoltre grossi scandali ultimamente sono accaduti soprattutto in sport professionistici. Bisogna semmai migliorare il monitoraggio.
Il provvedimento avrebbe l'effetto solo di danneggiare (ancora una volta) i concessionari che dopo il Decreto Dignità sono stati messi sullo stesso piano dai bookmakers esteri che, a seguito di questa ennesima iniziativa, avrebbero solo un'offerta migliore con un palinsesto più ampio.