Non di soli tortellini, capitoni e panettoni vive l’uomo durante le festività natalizie. Soprattutto l’uomo che ama il poker. E cosa c’è di meglio di una bella partita di poker a Natale per digerire un pranzo o una cena particolarmente impegnativi?
Non serve chissà cosa per godersi una pokerata tra familiari e amici. Bastano infatti:
- Carte da poker
- Chip (o fiches, se preferite)
- Un tavolo sufficientemente grande
- Le persone giuste
- La variante giusta
Ecco dunque qualche dritta per organizzare la partita di poker perfetta a Natale.
In questo Articolo:
Le carte da poker
La soluzione più immediata ed economica è prendere il mazzo di carte da scala della nonna, eliminare i jolly, e il gioco è fatto. Non sarà granché professionale, le carte odoreranno quel filino di stantio che fa tanto bar anni ottanta, ma la partita di poker a Natale è assicurata.
Se siete in vena di investire qualche euro per migliorare l’esperienza di gioco, vostra e dei vostri commensali, magari evitate di spendere soldi per dei mazzi di carte cheap, tipo quelli che regalano in allegato alle riviste di gossip, che vostro cugino maldestro potrebbe piegare alla seconda bad beat subita. Scegliete piuttosto un buon mazzo di carte plastificate, tipo Copag o Bycicle: si mescolano facilmente, si piegano senza deformarsi e scivolano sul tavolo che è un piacere.
Le chip
Qui potete davvero sbizzarrirvi.
La soluzione più professionale sarebbe quella di acquistare un set di chip di argilla, molto costoso ma dal feeling assolutamente top (ne parlavamo qui). Se volete risparmiare qualcosa, molti negozi di casalinghi vendono set di chip a buon mercato, chiaramente fatte di materiale meno nobile. Ce ne sono alcune di piuttosto decenti anche senza spendere più di qualche decina di euro.
Ma le chip, o fiches, nella partita di poker a Natale sono forse l’elemento più intercambiabile che ci sia. Non avete un set di chip e non avete intenzione di acquistarne uno? Potete usare davvero qualsiasi cosa:
- Monetine
- Graffette
- Bottoni
- I lego di vostro figlio (ma non smontategli la costruzione!)
- Pezzettini di carta con scritto sopra il valore della chip
- Fagioli
L’importante è avere qualcosa con cui costruire il piatto, e pazienza se la nonna non potrà cucinare il minestrone a Santo Stefano!
Il tavolo
Qui è un discorso prettamente di spazio. Difficile organizzare una partita di poker a Natale in stile Sit and Go full-ring sul tavolino da campeggio di vostro cugino boy scout, a meno che non vogliate giocare gli uni sopra gli altri.
Per il resto va bene qualsiasi tipo di tavolo: quadrato, rettangolare, ovale. L’importante è ricoprirlo con un panno, preferibilmente verde per dare quel tocco da casinò in più che non guasta mai. Magari evitate materiali tipo il feltro, altrimenti hai voglia a far scivolare le carte…
Le persone giuste
L’ultima cosa che volete per la vostra partita di poker a Natale è il classico guastafeste.
Perché diciamocelo, in ogni famiglia o compagnia di amici c’è il classico party downer che deve sempre trovare il modo di rovinare qualsiasi attività.
Evitate anche persone troppo competitive, che potrebbero dare in escandescenze per aver perso con i pocket rockets contro lo zio miope che pensava di avere una coppia e invece ha chiuso colore runner-runner – e fa niente se in palio c’è l’ultima fetta di Pandoro.
Circondatevi di persone aperte, gioviali e comunicative, che hanno voglia di fare una partita a Texas Hold’em per stare insieme e divertirsi.
Quale variante per la partita di poker a Natale?
Va da sé che il Texas Hold’em sarà la vostra scelta numero uno. Stiamo parlando della variante di poker ad oggi più famosa e diffusa nel mondo, perciò nella stragrande maggioranza dei casi i vostri ospiti non vorranno giocare ad altro.
Ma se l’età media del parentado è più vicina a Doyle Brunson che a Mustapha Kanit, potreste voler rispolverare il “vecchio” poker all’italiana, meglio noto come five-card draw.
Se infine fate parte di una famiglia di pokeristi incalliti, che giocavano a Texas Hold’em già quando con 500 lire si potevano comprare un bicchiere di spuma e un ghiacciolo al bar del paesello, perché non proporre un bel Dealer’s Choice?