Pokeristi state tranquilli, le vostre spese per gli svaghi (compreso il gaming) non rientreranno nel redditometro, l’incubo di molti contribuenti. L’Agenzia delle Entrate ha riscontrato presunte irregolarità per circa 20.000 posizioni ed ha preannunciato l’invio di altrettante lettere con un chiaro invito a chiarire certe spese extra.
- Quando scatta l’accertamento?
Sulla base delle nuove regole, la procedura viene aperta quando vi è uno scostamento del 20% tra i redditi dichiarati e le spese realmente effettuate.
- I giochi online rientrano in questi parametri?
Contrariamente alle prime indiscrezioni, non rientrano. Il Garante della Privacy ha dato uno stop deciso all’operazione, ridimensionando il paniere delle spese che potevano essere incluse.
La recente circolare (numero 6/E/2014) ha accolto le linee suggerite dal Garante: “sussistono criticità in relazione all’utilizzabilità delle spese medie Istat per ricostruire voci di spesa non ancorate all’esistenza di beni o servizi”. Le medie Istat sono utilizzabili per il calcolo delle spese solo se connesse ad elementi certi, quali il possesso e le caratteristiche di immobili e di mobili registrati”.
- E per i beni e servizi di uso corrente?
Le spese sono escluse. Ecco l’elenco nello specifico: “alimentari e bevande, abbigliamento e calzature, riscaldamento centralizzato, medicinali e visite mediche, tram, autobus, taxi ed altri trasporti, acquisto per apparecchi per telefonia, spese per telefono, libri scolastici, tasse scolastiche, rette e simili, giochi, giocattoli, radiotelevisione, hi fi, computer etc, animali domestici, barbiere, parrucchiere ed istituti di bellezza, prodotti per la cura della persona, argenteria, gioielleria, bigiotteria e orologi, borse, valige, ed altri effetti personali, onorari di liberi professionisti, alberghi pensioni e viaggi organizzati, pasti e consumazioni fuori casa”.
- Quali redditi sono esenti?
Tra i redditi esenti anche quelli derivanti dalle vincite alle lotterie e si presume, per analogia, anche gli incassi da altri giochi. L’importante è riuscire a dimostrare con ricevute o altri mezzi, la (o le) vincita/e, al fine di provare l’eventuale scostamento del 20%.