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Poker e tasse: da Perugia cattive notizie per Braccini

Aggiornamento - Continua a tenere banco l’operazione ‘All in’: in queste ore da Perugia non arrivano buone notizie per Carlo Braccini e per tutto il movimento del poker live in Italia, ma potrebbe spazzare via ogni dubbio interpretativo la Sentenza della Corte di Giustizia Europea (la Commissione si è già espressa favorevolmente ma con un parere non vincolante), attesa per fine 2014. Lo stesso pro ha precisato che il suo ricorso è stato accolto parzialmente (annullate le sanzioni ma dovrà pur sempre versare le imposte non versate secondo l'Agenzia delle Entrate).

carlo-braccini

Come noto la ragione del contendere sono sempre le vincite (non dichiarate) maturate nei casinò all’estero. Bisognerà capire quali saranno le motivazioni (che saranno rese note nelle prossime ore) della Commissione Tributaria di Perugia.

E’ lo stesso Braccini ad averlo annunciato stanotte su Facebook l’esito negativo del ricorso: “Mi ha chiamato il dottor Cristaldi e mi ha detto che è stata depositata la sentenza della commissione tributaria di Perugia che mi riguarda. Chiaramente non hanno tenuto conto della Commissione europea che si è espressa in questi giorni. Da quello che ho capito, non hanno capito molto della cosa. Comunque sono fiducioso sull'esito di questa telenovela "italian poker".

Il player ha annunciato che andrà avanti, presentando ricorso in secondo grado. Logico che sul procedimento avrà un peso rilevante la futura sentenza della Corte di Giustizia Europea che si dovrà esprimere sul caso che riguarda Blanco e un altro noto player romano.

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Carlo ha poi precisato, chiedendo solidarietà ai colleghi:  "Hanno accolto parzialmente il ricorso, la futura sentenza della Corte di Giustizia Europea cambierà  in toto la nostra posizione, anche se vedo con rammarico che a molti player non gli importa nulla di questa cosa, solo per il fatto che non sono stati estratti dalla dea bendata". 

"Le nostre posizioni, sono tutte uguali, anche per quelli che sono stati "fortunati" a non avere avuto la verifica fiscale sulla cosa: questa è una battaglia di tutti, e io e pochi altri, lottiamo per tutto il movimento (purtroppo con i nostri "soli" soldi). E' facile poi a vittoria ottenuta usufruire dei nostri sacrifici".

"Nota polemica, ma molto polemica, nei confronti del mondo del poker, sempre meno sensibile e attento alle problematiche e ingiustizie che ci perseguitano. Alla fine tutto si risolverà. Grazie di cuore a quelli che mi hanno dimostrato solidarietà, uno su tutti Sasa Bonavena (tra i pochissimi big che lo hanno fatto)".

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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