Non è così semplice chiudere quads in una mano di poker Texas Hold’Em. Ancora di meno lo è se hai una sola carta da abbinare al board, se quella carta è un asso e, soprattutto, se lo chiudi al flop.
Quads di Assi
Per la mano che vi proponiamo oggi, che ben poco, ve lo diciamo subito, ha a che fare con la didattica, dobbiamo tornare indietro di qualche anno e rispolverare uno dei tornei più amati e iconici di tutta la storia del poker internazionale, il PokerStars Caribbean Adventure.
I due protagonisti del colpo sono il brasiliano De Olivera e il canadese Crowe, entrambi vincitori di un satellite, che li portarono dritti dritti a giocare un Main Event da $10.000 di iscrizione.
Siamo ad uno dei livelli di apertura del Day 2, a T2.000 e il sud americano apre a 4.200 da early position. Da UTG per amore di precisione.
Foldano tutti i colleghi fino al nord americano che decide di flattare i suoi due Kapponi neri da Hi Jack.
Nuts al flop
Il flop regala una delle più emozionanti gioie a de Olivera, il quads di assi.
Il piatto è in quel momento lievitato fino a quota 14.100 e scendono tre assi in prima strada, a a a .
Non quotato il check dell’original raiser De Olivera, che aveva aperto con a 9 , ma Crowe questa volta è astuto a non cadere nella trappola e checka dietro coi suoi re.
Al turn casca un 8 e De Olivera ritiene che sia arrivato il momento di serrare le fila e non perdere ulteriore valore.
La delay continuation bet arriva per una siza di 6.100 e Crowe, con un’espressione facciale poco convinta, mette.
Il river è il più dei pleonastici 2 che chiude la mano e origina una nuova puntata del brasiliano, questa volta per 8.300 a fronte di uno stack di 22.600 e un piatto di 26.300.
Una micro value bet che Crowe non può non chiamare.
Buona visione!