Bob Bright ha sempre avuto un'abilità particolare con la matematica e i numeri e la sua storia merita cinque minuti del vostro tempo, considerando il suo successo ai tavoli da gioco ma non solo: deve le sue immense ricchezze al trading nel mercato azionario, durante il boom di Wall Street.
Bob ha iniziato a giocare a poker negli anni 60' al liceo con gli amici e poi nell'esercito. Una passione che però ha interrotto per circa 30 anni, riprendendola solo nel 2000, quando è tornato a giocare cash game, in particolare nella variante Lowball, oltre che naturalmente nell’hold’em.
Ma la sua leggenda nasce ai tavoli di blackjack, dove è riuscito a sfruttare al massimo la sua predisposizione per la matematica, sviluppando un'abilità innata nel contare le carte (pratica tutt'altro che semplice).
Dal 1974 al 1980 ha sbancato i casinò di tutto il mondo e le sue vincite hanno però dato un pò troppo nell'occhio, a tal punto da finire nella black list in tutti i continenti. Bright era un lusso che le sale da gioco non potevano permettersi.
Ha dovuto così interrompere la sua carriera da regular del BJ e, negli anni d'oro di Wall Street (’80), ha investito tutto il suo bankroll nel trading azionario, aprendo uffici in tutti gli States.
Ha guadagnato una fortuna ed ora si gode la pensione, giocando cash game high stakes all'Aria di Las Vegas. Bob Bright dà vita alle partite più ricche con bui da 600$/1.200$, spesso con gambler high roller cinesi: quando Paul Phua e Wang Qiang, due noti regular di Macao, arrivano in città, inizia la festa.
Il buon vecchio Bob dice di trovarsi a suo agio nonostante le spaventose fluttuazioni in queste partite. D’altronde deve le sue ricchezze ai guadagni in borsa.
Il blackjack invece rimane un sogno e nessun pazzo a Las Vegas si sogna di poter riaprire i battenti del suo casinò per ospitarlo ai tavoli di BJ.