A seguito delle forti pressioni della Troika finanziaria (BCE, Commissione Europea e Fondo Monetario), il Portogallo è pronto ad approvare la prima legge sulla disciplina gaming online (e del poker in particolare): il Governo presenterà il disegno di legge in Parlamento il 10 di luglio.
Francisco Da Costa Santos, primo giocatore portoghese a vincere un braccialetto WSOPE
In una prima fase, la bozza del progetto di legge prevedeva un monopolio (in tutti i sensi), con l'e-gaming controllato dalla società Santa Casa da Misericórdia. Un modello però non compatibile con i principi di libera concorrenza indicati nei Trattati dell’Unione Europea.
Per questo motivo, secondo gli ultimi rumors, sarà votato un testo di ispirazione più "liberista" per stimolare la concorrenza interna e registrare maggiori entrate fiscali (per buona pace della Troika finanziaria).
Con ogni probabilità il Portogallo si ispirerà ai modelli già applicati da Italia, Francia e Spagna, con la grossa incognita della liquidità interna. Se i lusitani propenderanno per questa strada (al contrario di Danimarca, Grecia, Belgio e Gran Bretagna), potrebbero diventare partner ideali di Italia e Spagna per la formazione di una piattaforma internazionale comune europea.
E qualcosa di importante bolle in pentola: nelle ultime riunioni (la più recente a Roma), erano presenti anche i rappresentanti del Governo lusitano, accanto ai responsabili dei Monopoli italiano e degli altri enti regolatori europei.