Manca sempre meno all'inizio della nuova Champions League, la prima con la formula rivoluzionaria inserita dalla UEFA. Abolita la fase a gironi e spazio, almeno sulla carta, a tanti incroci di massimo livello. Cambia anche il numero di partite, aumentate rispetto al passato, e la distribuzione di esse.
Andiamo a scoprire, una per volta, tutte le novità e il funzionamento di questa nuova formula della Champions League, nella quale saranno protagoniste per la prima volta ben cinque club italiani.
Champions League: la formula della prima fase a girone unico
La UEFA ha aumentato il numero di squadre partecipanti alla nuova Champions League, passando da 32 a 36. Le canoniche quattro fasce del sorteggio saranno dunque composte da nove club, non dai classici otto. Il sorteggio accoppierà ogni team con due per urna, determinandone il percorso nella prima fase.
Dimenticatevi i gironi, perché la prima fase della nuova Champions League prevede un tabellone unico. Ogni club gioca non più sei, ma otto partite. Quattro in casa e quattro in trasferta, equamente distribuite tra le squadre delle fasce accoppiate nel sorteggio.
Questa è la prima, grande novità introdotta dalla UEFA con l'obiettivo di equilibrare i risultati della prima fase. In questo modo, una squadra di prima fascia dovrà comunque affrontarne due della stessa (una in casa e una in trasferta), aumentando i big match. Allo stesso tempo, una di quarta farà uguale con le pari livello.
A differenza degli altri anni, inoltre, la prima fascia non sarà composta dalle squadre vincitrici dei relativi campionati, bensì dalla trionfante nella Champions League precedente e le prime otto del Ranking UEFA. Il coefficiente per club determina anche la distribuzione dei team nelle altre tre urne del sorteggio.
Tutte le partite prima della finale si giocheranno a metà settimana, rispettando dunque il calendario delle competizioni nazionali di tutta Europa. Gli otto incontri della prima fase saranno disputati nell'arco delle 10 settimane di coppe europee previste. Ci saranno per la prima volta, dunque, due giornate a gennaio, diminuendo l'arco di tempo d'inattività del torneo ad appena un 1 mese su 12 annuali (estate, quindi, compresa).
Champions League: la formula della fase ad eliminazione diretta
Si gioca di più e non ci si ferma praticamente mai, ma queste non sono le uniche novità introdotte. Gli incroci della fase ad eliminazione diretta, infatti, non verranno più sorteggiati ma saranno stabiliti in base alla classifica del girone unico nel quale sono inserite tutte e 36 le squadre partecipanti. Il funzionamento degli accoppiamenti è relativamente semplice ed è stato inserito dalla UEFA con l'intenzione di premiare le migliori della graduatoria, senza penalizzare le altre.
Le prime otto della classifica sono direttamente qualificate agli ottavi di finale e, in base alla posizione ricoperta al termine della prima fase, vengono posizionate in una parte specifica del tabellone tennistico. Per fare un esempio pratico, la prima e la seconda vengono inserite nelle parti opposte, rendendo possibile un incontro tra esse solamente in finale.
Le squadre dal nono al ventiquattresimo posto, invece, devono scontrarsi nei playoff. I team dal 9 al 16 sono teste di serie e giocano il match di ritorno in casa, mentre dal 17 al 24 sono non teste di serie. Infine i club dal 25 al 36 sono definitivamente eliminati dalle coppe europee. Si giunge, dunque, all'ennesimo cambiamento rispetto al passato, non essendo più previste le retrocessioni in Europa League.
Da questo punto in poi, si procede con i canonici scontri di andata e ritorno fino alla finale. Gli orari delle partite, che si spalmano tra il martedì e il giovedì in alcune settimane, sono 18:45 e 21. Dai quarti di finale, invece, i match si giocano solamente alle ore 21.
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