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Attentato in Belgio ai poker pro: tassazione, 75% sulle vincite!

pokerstars_500_freeroll114Come se non bastasse già l’elevata tassazione applicata alla fonte (versata dalle poker rooms allo Stato) sul rake, il Governo belga sta pensando di tassare le vincite (maturate in questi anni) dei grinder professionisti locali (una ventina circa) con un’aliquota pari al 75%.

Un provvedimento, da un certo punto di vista, applicato in maniera retroattiva, dalle autorità fiscali. A Bruxelles hanno deciso di cambiare registro: intensificheranno i controlli e studiano un’interpretazione conforme alle leggi vigenti per tassare i professionisti.

Con ogni probabilità, le contestazioni fiscali saranno solo rivolte alle vincite maturate nel gioco online, perché sul live, pesa come un macigno la prossima sentenza della Corte di Giustizia Europea, sul caso Blanco, che sarà resa pubblica il 22 ottobre.

La normativa attuale belga prevede l’esenzione per le vincite derivanti dai giochi d’azzardo. Ma per le autorità, il reddito prodotto dai professionisti dovrebbe ricevere un trattamento diverso, in quanto non può essere classificato come un “evento eccezionale”.

Per l’amministrazione “un individuo che gioca a poker in modo regolare e che dedica tempo e sforzi al gioco, per renderlo una professione, dovrebbe dichiarare le sue vincite, come se fosse una qualsiasi forma di reddito professionale”.

Per un portale d’informazione finanziaria di Bruxelles, non dovrebbero essere più di 20 i giocatori professionisti belgi che giocano in modo regolare e che hanno accumulato notevoli vincite nel corso degli anni.

camille-vanbrabanderCamille Van Brabander è testimonial di PokerStars per il mercato belga

Sono stati contattati in questi giorni dall’agenzia fiscale a dichiarare le vincite maturate in passato, come (altro) reddito professionale. Per l’esperto fiscalista Michel Maus, sarà applicata l’aliquota del 75%, essendo i profitti maturati di entità importante.

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I giocatori però potranno dedurre le spese di trasporto, di alloggio e le perdite di gioco. Ma sul live, continuiamo ad avere le nostre riserve: come ricordato, tra poche settimane la Corte di Giustizia Europea si esprimerà sulle vincite live maturate nei casinò dell'Unione Europea. Il Governo belga, proverà a tassare le vincite extra UE? Non vediamo altre soluzioni.

Nel corso degli anni sta maturando la sensazione, sempre più forte, che ai Governi Europei il poker dia fastidio, forse perché essendo uno skill game, educa i gamblers nel modo “sbagliato” (meno revenues ed entrate fiscali derivanti dalle slot e dalle lotterie?).

La conferma arriva proprio da Bruxelles, dove stanno minando l’intero mercato, con un provvedimento retroattivo che rischia di creare terrorismo psicologico a chi si avvicina a questo gioco (con un conseguente crollo dei volumi e del gettito fiscale nell'online).

Non comprendiamo la logica di tale intervento, con l’applicazione di un’aliquota fuori da ogni portata (75%), senza tener conto che i giocatori sono già tassati alla fonte e pagano, per ogni mano giocata (vinta o persa), il rake (comprensivo di tassazione). La room (live e online) agisce come sostituto d'imposta.

O meglio, forse l’unica strategia è quella di distruggere il mercato e far scappare i professionisti in altri paesi, a vantaggio di altri giochi più remunerativi per case da gioco e fisco. Non ci sono altre spiegazioni, perché qualsiasi pro, con un minimo di “sale in zucca”, lascerà il Belgio nel giro di poche settimane.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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