Vai al contenuto

Tony Cousineau, il giocatore più sfortunato al mondo

Coisenau sembra condannato ad essere un eterno secondoSe state attraversando un periodo di nera varianza negativa, consolatevi: per quanto possa essere profonda Tony Cousineau se la passa peggio. O almeno questa è la sua fama.

Statunitense e giocatore da lunga data, Tony può vantare due milioni di dollari guadagnati in carriera grazie ad i tornei live, ma l’etichetta dell’eterno incompiuto è quella che con gli anni gli è stata appiccicata addosso.

La sua storia pokeristica è infatti emblematica: in undici anni di professionismo ha vinto soltanto tre tornei minori, che complessivamente gli hanno fruttato poco più di centomila dollari. Il bottino grosso Cousineau l’ha sempre fatto grazie ai piazzamenti: un’infinita, clamorosa striscia di piazzamenti.

Questi i numeri più significativi che lo riguardano: quarantuno in the money alle WSOP, sei tavoli finali e due bolle ad altrettanti tavoli finali. Ovviamente senza alcun successo, e tra coloro che non hanno mai vinto un braccialetto è il giocatore che in assoluto può vantare più "bandierine".

Lo stesso vale per il circuito WPT, dove è finito nove volte a premio, ma dove risulta essere anche l’unico fra i 50 giocatori che hanno fatto registrare più partecipazioni a non aver mai disputato un tavolo finale. Certo, il suo stile di gioco mal si adatta al 2010, visto che ha fama di essere uno dei giocatori con lo stile più tight in assoluto, ma nei momenti topici non si è mai dimostrato troppo fortunato.

Scopri tutti i bonus di benvenuto

James AkenheadSenza andare troppo lontani nel tempo, al WPT di Tunica lo scorso anno fece bolla al tavolo finale dopo aver perso il coinflip che gli avrebbe consegnato lo stack del chip leader, è finito 13esimo al Main Event WSOPE dopo che James Akenhead aveva chiuso contro di lui un improbabile punto runner runner, e nel torneo da 10.000 dollari di buy-in del Caesars del 2007 finì quarto quando la sua coppia di re venne scoppiata dalla coppia di donne di Kido Pham. Ovviamente all-in preflop, ovviamente piatto che gli avrebbe consegnato la chipleading.

Credo di essere il giocatore che più abbia subito colpi mancini nel poker – ammette Cousineau - ma non mi lamento a proposito della sfortuna, visto che sono stato molto fortunato in molti altri aspetti della mia vita”. E a chi lo critica per la sua fama di giocatore nitty, risponde così: “Continuerò a mantenere il mio stile di gioco, perché ero sempre tra i primi in tutti i tornei importanti. Ci sono sempre arrivato così vicino… Nel poker ciascuno ha il suo stile, è questo che lo rende meraviglioso”.

Quando vi sentirete intrappolati dalla varianza avversa, insomma, e sarete tentati di mandare al diavolo il poker texas hold’em, ricordatevi quindi di Tony Cousineau, l’uomo che ci è sempre arrivato soltanto vicino.

MIGLIORA IL TUO POKER CON I NOSTRI CONSIGLI