Come ogni anno, il torneo da 250.000 dollari di buy-in dell'Aussie Millions non ha mancato di far discutere, ristretto com'è a pochissimi partecipanti e dal valore incerto: parteciparvi vale davvero la pena?
Naturalmente, è del tutto evidente che se qualcuno è disposto a mettere 250.000 dollari sul tavolo - quanti di tasca propria e quanti di quelle altrui, questo è un altro discorso - è perché pensa che il gioco vale la candela, malgrado si tratti di cera dannatamente costosa.
Tuttavia non sono pochi coloro che, di fronte ad eventi di questa natura, non possono che scuotere la testa: fra questi c'è anche Patrick Leonard, professionista inglese trasferitosi in Romania per giocare (e per amore) che malgrado giochi spesso e volentieri tornei sia online che dal vivo si rivela molto scettico in questa circostanza.
"Mi domando quali fra questi giocatori iscritti sia quello che dia valore a questo torneo - ha scritto - è soltanto una gara di celodurismo".
Leonard ha accompagnato questa considerazione con la lista dei giocatori che avevano raggiunto il day 2 del torneo, per dimostrare che anche i più forti fra loro non potessero vantare particolare edge sugli avversari. Se si esclude infatti la presenza del miliardario Paul Newey, ad un tavolo erano presenti Scott Seiver, Doug Polk, Phil Ivey, Paytrush Buddiga ed Isaac Haxton, mentre nell'altro si trovavano Dan Smith, Ryan Fee, Ole Schemion, Stephen Chidwick, Stewe O'Dwyer, Mike McDonald e Sam Trickett.
Visto che in entrambi i tavoli c'erano dei posti vuoti, qualcuno ha ironizzato dicendo: "Ho sentito dire che 'empty' stia runnando male ultimamente, e che sia anche troppo passivo preflop, quindi personalmente sarebbe lui il mio bersaglio".
Indirettamente Scott Seiver ha confermato questa impressione anche per un altro motivo, visto che il giocatore statunitense - malgrado sia arrivato quarto in questo torneo vincendo poco meno di 750.000 dollari - ha scritto senza giri di parole su Twitter di aver registrato una piccola perdita, segno che oltre al buy-in aveva fatto anche due re-buy.
E' evidente che se neppure vincendo 750.000 dollari si finisce col far pari in qualche caso, qualcosa di "storto" in tutto questo debba pur esserci...