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Il limp/raise di Phil Hellmuth funziona ma lo scoppio è dietro l'angolo

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Phil Hellmuth è uno di quei personaggi che si amano o si odiano e per quanto lo si possa criticare resta certo il fatto che quando si nomina "Poker Brat" ci si riferisce a una vera e propria leggenda del poker. Phil ha da sempre uno stile di gioco tutto suo, molto tricky e incentrato sul tentare di intrappolare l'avversario.

A volte questa tattica ha funzionato, altre volte no. Nella mano che vi raccontiamo oggi, il piano funziona egregiamente per il 13 volte campione WSOP ma il board non lo premia, costringendolo a una dolorosissima eliminazione.

Siamo al final table del WPT Bay 101 da 10.000$ di buy-in del 2010 e Phil si trova sullo small blind con circa 700.000 chips e una coppia di Donne in mano. Normalmente chiunque rilancerebbe ma non Hellmuth, che opta per una trappola facendo limp e aggiungendo i 10.000 gettoni necessari per coprire il big blind. Sul grande buio c'è Andy Seth, che con a j decide di alzare la posta fino a 80.000.

phil

Questo era esattamente ciò che si aspettava Phil, che a questo punto 3-betta fino a 280.000 chips. Seth ci pensa per qualche secondo e poi dichiara l'all-in, che metterebbe a repentaglio il rimanente stack dell'avversario. "Poker Brat" va in the tank per un periodo di tempo che sembra essere esageratamente lungo vista la situazione e alla fine decide di fare call: allo showdown è in vantaggio per un buon 63%.

Il piano di Hellmuth ha dunque funzionato perfettamente. Il limp nel suo caso è una buona mossa perchè il player californiano fa questa giocata con un range equilibrato, composto tanto da monster hand con cui vuole trappare (come in questo caso) quanti con mani mediocri che però hanno la possibilità di floppare bene. Per questo motivo il rilancio di Seth non è assolutamente da condannare, vista la forza della mano, la posizione e gli stack.

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Tuttavia qualcuno storce il naso di fronte all'all-in successivo alla 3-bet di Hellmuth: Phil non è un giocatore che si mette a fare una mossa del genere con qualcosa di diverso da una big pair o da A-Q e A-K e quindi il push di Seth sembra un po' forzato, considerando che ormai il range di Phil è quasi scritto. Non a caso allo showdown il 13 volte campione WSOP è in vantaggio ma il poker non è sempre un gioco meritocratico sul breve periodo e Phil Hellmuth va incontro a uno scoppio veramente doloroso...

Ecco il video della mano in questione, con annessa una delle sue solite sceneggiate:

 

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