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PokerStars lancia i tavoli CAP: ecco 3 giocatori che li hanno distrutti

[imagebanner gruppo=pokerstars] I tavoli di cash game con CAP sono sbarcati su PokerStars.it, e se per il panorama nazionale si tratta di una novità sono molti anni che questi sono presenti sulle piattaforme internazionali, anche agli high stakes: è per questo che alcuni giocatori in passato sono diventati ricchi con questa specialità, vincendo denaro a tutti e perfino a Phil Ivey.

COME FUNZIONANO? - Il termine "cap" in inglese significa "tetto, limite massimo". Nel caso del poker, si riferisce al numero massimo di big blind che ciascun giocatore può mettere nel piatto: una volta raggiunto questo numero, che è il cap, o si vince il piatto uncontested o nel momento in cui si è chiamati si va allo showdown, essendo andati di fatto in all-in.

Questo significa che le dimensioni massime del piatto saranno di 40 big blind, e questo a prescindere dal fatto che entrambi i giocatori abbiano ancora del denaro dietro di sé. Ai tavoli con CAP ci si può infatti sedere con uno stack dai 20 ad i 100 big blind, ma in ogni mano non se ne possono usare più di 20.

E' per questo motivo che ogni giocatore visualizza una cifra che parte da 20 big blind e si riduce fino al raggiungimento del CAP ed una fra parentesi, che rappresenta lo stack totale con cui quel giocatore si è seduto al tavolo.

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I DURI DEL PASSATO - Si tratta quindi di un gioco short stack, che però non deve ingannare: chi pensasse che ci sia poca strategia coinvolta in questa variante commetterebbe un errore grossolano, visto che in realtà giocatori di alto livello proprio a tavoli di questo tipo hanno guadagnato come detto cifre enormi, e proprio per questo abbiamo deciso di parlarvi brevemente di tre fra loro.

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Due fra i migliori giocatori di sempre ai tavoli CAP di No Limit Hold'em sono stati indubbiamente Andrew "ClockWyze" Pantling e Stephen Cesaro, conosciuto come "Suck My Ace" su PokerStars e soprattutto come "I Scubba I" su Full Tilt, dove vinse anche oltre 800.000 $ contro Phil Ivey al $500/$1000 CAP in heads-up, nell'ormai lontano 2009.

Quest'ultimo, sempre giocando a tavoli CAP fra il $10/$20 ed il $25/$50, vinse un altro mezzo milione di dollari abbondante, portando il totale dei suoi guadagni ai tavoli di cash game ben oltre i due milioni di dollari: adesso, appena trentenne, non gioca più a poker e si dedica ad altro, al contrario di un'altra leggenda del cash game high stakes che invece ha abbandonato i tavoli CAP ma non i più alti livelli di gioco, riuscendo fra l'altro a nascondere sempre la sua identità.

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IL DURO DEL PRESENTE - Stiamo parlando di "Trueteller", che semplicemente ha smesso di giocare ai tavoli CAP perché nessuno si siede contro di lui: in questa variante ad oggi è infatti considerato una sorta di "boss finale", e del resto non che nelle altre varianti di poker ci sia qualcuno che creda sia scarso.

Ai tavoli CAP ha tracciate oltre 700.000 mani giocate fra il NL2000 ed il NL5000, ed in queste ha vinto circa 1.300.000 dollari, semplicemente dimostrando di aver capito questo gioco molto meglio della sua concorrenza, che pure non era certo composta da degli sprovveduti.

E' chiaro che a livelli inferiori - su PokerStars.it i tavoli sono presenti dal NL25 al NL100 - l'incidenza della rake è diversa ed è un fattore da tenere certamente in considerazione, ma come questi ed altri giocatori hanno dimostrato se pensate che giocare ai tavoli CAP assomigli ad una sorta di lotteria dove si va rotti al flop e si prega fra turn e river rischiate di essere parecchio fuori strada...

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