È una Jennifer Harman che non ti aspetti quella della recente intervista per Cardplayer.com. La professionista di Las Vegas era rimasta lontana dalle luci dei riflettori per qualche tempo e per tornare a parlare ha scelto di utilizzare parole dure e ciniche, di arrivare dritta al punto senza troppi giri di parole. L'argomento? Il modo in cui si è trasformato il mondo del poker in seguito al comportamento di alcuni tra i top professionisti mondiali.
Dopo aver parlato della Poker Hall Of Fame, ammettendo di covare qualche speranza in seguito alla sua sesta candidatura consecutiva, a Jennifer è stato chiesto un parere su quanto sia difficile al giorno d'oggi fare una scalata dai limiti più bassi fino agli high stakes. "Credo sia più facile", ha commentato un po' a sorpresa, visto che tendenzialmente tutti i professionisti parlano di quanto si sia indurito il field medio, tanto nel cash game quanto nei tornei.
"Oggi hai molte più metodi per imparare. Ci sono un sacco di video e coach. C'è così tanto materiale nero su bianco". continua Jen. "Io credo che si possa salire molto più in fretta, puoi andare su internet e cercare tutto quello che vuoi sul poker. I ragazzini sono molto brillanti, sono entrati nel mondo del poker in maniera differente. Tutto riguarda la matematica e i range, ormai".
Cogliendo un accenno di polemica nel suo tono, il collega di Cardplayer.com chiede alla professionista di lunga data se ritiene che alcuni suoi colleghi abbiano fornito troppi consigli sul gioco nel corso degli anni. Jennifer coglie la palla al balzo e si sfoga: "Sono sicura che sia stato condiviso troppo. Nel poker, vinci i soldi degli altri giocatori. Se sanno troppo e diventano molto bravi, non puoi più vincere i loro soldi".
Successivamente rincara la dose e ricorda a tutti qual è la vera essenza di questo gioco: "Credo che ci siano troppe informazioni là fuori. Sono fortemente convinta che la gente debba imparare da sola... Il poker per me significa fare soldi, non sono qui per dimostrare niente a nessuno. È il mio lavoro fare soldi. Ho una famiglia da mantenere. Questo non significa che io non mi diverta: amo il poker e le persone che ci giocano, ma quello resta il mio obiettivo".
Non è certamente Jennifer Harman la prima professionista a lamentarsi dell'eccessiva "fuga di informazioni" da parte dei top player. A queste accuse aveva risposto per le righe (e, paradossalmente, con un ragionamento molto simile) il grinder Alex "Assassinato" Fitzgerald nella nostra intervista esclusiva.