L'immagine del professionista del poker ha sicuramente giocato un ruolo chiave nella crescita del Texas Hold'em, ma al tempo stesso ha anche generato una convinzione errata in molti appassionati: solo giocando a poker per vivere, mettendo in ballo quotidianamente cifre altissime, ci si può togliere soddisfazioni con questo gioco. La realtà è ben distante da questa idea: al giorno d'oggi ci sono migliaia di giocatori in tutto il mondo che vedono il poker come un hobby redditizio. Hanno un lavoro "normale" ma con la loro abilità ai tavoli riescono comunque a pagarsi qualche bolletta, l'assicurazione dell'automobile, le vacanze e via discorrendo. Stiamo parlando dei semi-professionisti, una categoria di player che passa inosservata nonostante sia ben rappresentata anche in Italia. Oggi intervistiamo uno di loro, Simone Somaschini, storico moderatore di Assopoker che da anni grinda con successo gli MTT Online fino a notte fonda, ma ogni mattina si alza per andare a lavorare in ufficio.
Ciao Simone, ben ritrovato su Assopoker. Sul nostro forum ti conoscono in tanti, ma ti va raccontare ai nostri lettori chi sei e come si è sviluppato il tuo percorso nel poker?
Ciao a tutti, mi chiamo Simone, ho 31 anni, e come molti ragazzi ho scoperto il poker svariati anni fa, nel 2005 credo, appena cominciarono a passarlo in TV su Sportitalia. Sono estremamente competitivo nella vita, per cui scoprire che c’era un gioco in cui se sei il più forte vinci e, oltre alla mera soddisfazione personale, vinci anche dei soldi, ha subito fatto scattare la scintilla. Da quel momento ho passato un paio d’anni a giocare con amici e online, senza ben capire cosa stessi facendo (anche se, come tutti, mi sentivo Dio), poi nel 2007 ho scoperto Assopoker, che al tempo era una vera e propria “famiglia”, e ho cominciato a partecipare attivamente alla community, a fare amicizie, conoscere giocatori, parlare e confrontarmi, e contestualmente ad imparare a giocare meglio.
Colpevolmente ho “perso” qualche anno senza prendere il gioco sul serio e sperimentando un po’ tutte le discipline che il poker offriva. Ho cominciato giocando MTT su Everest e FullTilt, sostanzialmente a caso, poi con l’arrivo del poker .it per un anno ho grindato con profitto i sitngo. Successivamente sono stato coachato per un breve periodo nel cash game NLH e poi ho scoperto il PLO, che ho sempre preferito in forma MTT rispetto a cash game. In realtà ho sempre preferito gli MTT rispetto al cash game in generale. È paradossale ma mentre tutti dicono che il cash game offra tutta la libertà che si vuole, io trovo che sia esattamente il contrario. Dev’essere dovuto alla mia vita extra-poker. Da circa 4 anni grindo esclusivamente MTT di Holdem e Omaha e non penso di cambiare disciplina in futuro.
Perché ritieni che i tornei siano più gestibili del cash game?
Trovo che l'unico modo in cui si possa far conciliare un lavoro "normale" con un "secondo lavoro" come il poker, una fidanzata, gli amici, e una vita piena di bisogni/necessità/eventi/responsabilità come diventa la vita di un trentenne, sia quello di sapere chiaramente quando si farà cosa. Senza organizzare un po' la propria vita, ci si riduce a fare tutto a caso. Tutti dicono che grindare MTT è peggio che giocare cash: io dico che se so che quella sera grindo MTT, so anche per certo che quella sera non farò altro. Indipendentemente da quando finisco la sessione (è sempre e comunque notte), al massimo vado a dormire prima. Per cui per me è perfetto. So che quella sera è dedicata al poker. Un'altra sera sarà dedicata alla fidanzata, un'altra sera uscirò con gli amici etc... Un approccio del tipo "gioco cash game perchè così posso giocare quando ho tempo" non è sostenibile, per il semplice fatto che non avrei mai realmente "tempo libero". Se devi decidere quali ore giocherai in anticipo, è infinitamente più comodo ritagliarsi una/due giornate, lasciandone 5 libere, rispetto a pianificare una/due ore per ciascun giorno della settimana, in una vita mediamente impegnata.
Solo tra MTT e Sit and Go hai vinto più di 45.000€, ma nonostante gli ottimi risultati ottenuti, so che il poker non è il tuo lavoro. Cosa fai nella vita?
Nella vita ho un impiego “normale”. Sono un informatico, di base sistemista, anche se al momento mi sto occupando di social media listening&research all’interno dell’azienda per cui lavoro.
Come fai a conciliare il grinding di MTT con un lavoro che ti costringe ad alzarti alle 07:00 di mattina?
Non ho mai avuto bisogno di dormire infinite ore per notte per essere riposato, e questo sicuramente mi aiuta. Altro aspetto fondamentale è che non mi alzo alle 7 ma alle 8.30 (sembra poco ma ti cambia la vita dormire 4 ore e mezza invece che 3). Sicuramente non potrei grindare a tempo pieno, cinque o sei giorni su sette, dovendomi poi alzare tutte le mattine. Capita, durante le varie manifestazioni come SCOOP o ICOOP, di giocare tutte le sere, e non è facile riuscire a giocare sempre al meglio. Considera anche che oltre al lavoro, bisogna far conciliare il grinding con una fidanzata, gli amici e il “sopravvivere” (vivo da solo per cui fare la spesa, cucinare, pulire casa, lavare i vestiti etc), tutte cose che necessitano di tempo. Normalmente grindo solo domenica pomeriggio+sera e lunedì sera, a volte il mercoledì o il giovedì. Uso le sere in cui non grindo per recuperare, andando a dormire prima, rispetto alle serate pokeristiche, anche questo aiuta.
Non hai mai pensato di mollare tutto e dedicarti solo al poker? Cosa ti ha frenato?
Una combinazione di tanti fattori. Prima di tutto ho cominciato a giocare seriamente quando già lavoravo, per cui avrei dovuto scegliere di mollare un lavoro per giocare solo a poker. Diverso sarebbe stato, come succede a molti, se avessi avuto qualche anno in meno e avessi cominciato a farlo seriamente quando ancora ero studente, ovviamente. In secondo luogo, giocare con il peso di dover guadagnare quei soldi per vivere non è una prospettiva che mi alletta. Per vivere giocando a poker, poi, secondo me, non si può prescindere dal fare almeno 70/80.000€ all’anno, per tutta una serie di fattori, non ultimo il “rischio d’impresa” che tutti i pro devono considerare: il traffico in calo, Pokerstars cambia la rakeback dei SNE, alcune rooms losche scappano con la cassa, una room a caso chiude, la nostra disciplina si spopola, gli spin&go ci tolgono traffico e via di scorrendo. Possono essere infinite le cause per cui da un momento all’altro ci ritroviamo “senza lavoro” e/o con un’aspettativa di guadagno notevolmente intaccata. Senza contare il non versare i contributi, il buco sul curriculum che X anni di poker lasciano, non poter accendere un mutuo o comprare qualcosa a rate. Tutte cose “scomode”, diciamo. Infine, non ho mai avuto il big shot che ha permesso a tanti aspiranti pro di poterci provare serenamente. Alcuni di loro adesso sono top reg, il big shot nella carriera di un giocatore MTT sposta molto.
So che sei molto esperto nel PLO. Che futuro vedi per questa variante? Che prospettive ci sono per lo scenario .it?
Secondo me una volta superata la barriera del dover imparare un nuovo gioco, il giocatore occasionale non può che divertirsi di più con il PLO che con l’Holdem, per cui spero che in futuro il PLO divenga più popolare. Al momento sembra ci sia una contrazione di giocatori ai tavoli (cash game PLO si riesce a grindare praticamente solo su stars) ma penso sia anche dovuto alle modifiche di cui tutti abbiamo parlato fin troppo e che al momento stanno tenendo lontani alcuni players dai tavoli. Mi dicono che giocare in questi giorni PLO sia l’equivalente di “una pacchia” per la mancanza di tanti regs, che sembrano improvvisamente spariti.
Lo scenario .it in generale penso stia arrancando e se dovesse essere lasciato tutto così com’è, non potrà che morire. I divieti imposti sulle pubblicità di sicuro non migliorano le cose e penso che se non ci sarà un’apertura alla liquidità condivisa e un rilancio contestuale del poker a livello mediatico (banalmente, trovo che il passaggio di Pokeritalia24 su Sky abbia ammazzato il numero di occasionali che, vedendo il poker in televisione, ripopolavano l’ecosistema poker, visto che ora non c’è possibilità di trovare del poker in chiaro in tv) sarà molto difficile far sopravvivere il tutto per altri anni.