Prendetela con le molle, visto che stiamo parlando di un'indiscrezione, ma il PCA potrebbe chiudere l'anno prossimo. Secondo Todd Witteles, giocatore di poker e noto insider dell'industria, quella del 2017 potrebbe essere l'ultima edizione del PokerStars Caribbean Adventure.
Todd Witteles ha twittato l'indiscrezione sabato, linkando un post al forum del suo sito, Poker Fraud Alert. 'Dan Druff' cita una "fonte attendibile" secondo la quale PokerStars ha intenzione di cancellare il PCA a partire dal 2018, per tutta una serie di motivi.
In primis i numeri, costantemente in calo sin dal Black Friday: nel 2011 furono 1.560 i giocatori, scesi a 1.072 nel 2012, 987 nel 2013, 816 nel 2015 e 928 quest'anno (ma con un buy-in dimezzato). A parte la lodevole eccezione del 2014, quando gli iscritti furono 1.031, il trend è chiaramente in discesa.
Eppure queste sono cifre che la maggior parte dei tornei di poker live si sogna. Secondo la fonte di Witteles, però, PokerStars avrebbe fatto due calcoli giungendo alla conclusione che da un punto di vita dei costi, il PCA non è più conveniente.
Inoltre, sembra che l'Atlantis Bahamas Resort fosse perfetto per attirare i giocatori americani nel 2004: oggi però che i player statunitensi non possono giocare online, PokerStars riterrebbe inutile un evento di così larga scala che in realtà non può toccare il suo mercato di riferimento. Anche perché per gli europei, la trasferta ai Caraibi è parecchio costosa.
Ai tempi, il PCA era l'occasione ideale per cementare il mercato americano. Ma con la creazione dei vari tour regionali e il consolidamento dell'European Poker Tour, oggi PokerStars ha un set di eventi sui quali non poteva contare, quando nel 2004 fu creato il PCA.
Secondo la fonte di Witteles, PokerStars vorrebbe concentrare tempo e risorse proprio nei tour regionali e nelle tappe EPT. Infine, il contratto con l'Atlantis scadrebbe proprio al termine del PCA 2017 e PokerStars avrebbe già deciso di non rinnovarlo.
Addio al PCA? Nì…
Come detto, prendete queste voci con le pinze. Witteles è noto per i suoi scoop, molti dei quali si sono rivelati però dei buchi nell'acqua. Va detto che spesso ci ha preso, come ad esempio in occasione dello scandalo dei Superuser che ha devastato il poker online a metà dello scorso decennio.
Poker News Daily ha provato a contattare Witteles, che però non ha voluto rilasciare altre dichiarazioni. Il sito di news americano ha così deciso di chiamare in causa Eric Hollresier, Vice President of Corporate Communications di Amaya Gaming.
"Le informazioni non sono precise", ha dichiarato semplicemente Hollreiser, senza aggiungere altro. Una risposta sibillina che non fuga certo i dubbi, anche perché non solo Witteles, ma anche altri insider dell'industria pokeristica mondiale, sono del parere che il PCA verrà cancellato al termine della prossima edizione.