In attesa della pubblicazione del secondo decreto attuativo della Legge Comunitaria che consentirà l’ingresso potenziale di 200 nuovi operatori nel mercato italiano, si registrano manovre importanti per quanto concerne l’acquisizione di contratti esclusivi per la fornitura di software per il gioco online. Operazioni di portata internazionale che avranno riflessi anche nei futuri scenari del nostro mercato.
Mai come in questo momento storico la tecnologia è considerata l’ago della bilancia nell’e-gaming, anche in vista della regolamentazione prossima in paesi come Spagna e USA (lo stato del New Jersey è già attivo nel rilascio delle licenze). Con ogni probabilità anche la Germania riordinerà il settore del gambling in rete.
Playetch, una delle software house più importanti nel mondo dei giochi, è al centro di speculazioni, soprattutto per quanto riguarda il network iPoker. Nelle ultime ore, come vi spiegheremo, William Hill è passata all’offensiva per contrastare il progetto di incorporazione (del valore di 3,5 miliardi di dollari) di Ladbrokes.
PartyGaming e Bwin - a seguito della fusione che sarà operativa da fine marzo – invece hanno confermato la messa in vendita della rete Ongame.com (Ongame.it non è compresa nell’operazione di dismissione). Secondo le intenzioni della nuova società, PartyPoker allargherà i suoi orizzonti e diventerà una piattaforma internazionale sempre più potente nel comparto degli skill games: rientrerà dalla porta principale del mercato nord americano.
Per il quotidiano Daily Mail, BwinParty ha già siglato un accordo in esclusiva con due casinò di Las Vegas per la fornitura di tutta la tecnologia necessaria per supportare l’offerta su internet. Come noto, anche lo stato del Nevada autorizzerà i propri concessionari a sbarcare in rete e le multinazionali di Las Vegas cercheranno di far valere i loro prestigiosi brand anche nei mercati europei, grazie all'esperienza e la tecnologia di ParyGaming e Bwin. Il tabloid ha pubblicato una lista ristretta delle probabili società coinvolte nell’operazione: Boyd Gaming, MGM Resorts International, Las Vegas Sands Corporation e Caesars Entertainment. L’operazione testimonia il ruolo strategico del brand PartyPoker.
La Gran Bretagna è teatro di una dura battaglia tra due bookies storici: il motivo del contendere è Playtech. Ladbrokes ha avviato trattative con la software house per un’eventuale fusione, coinvolgendo anche 888. William Hill però ha già sottoscritto un accordo in esclusiva ed è determinata a farlo valere con decisione, a tal punto da aver già ottenuto un’ingiunzione giudiziaria come misura difensiva per proteggere i propri diritti. I vertici di Hill hanno confermato la notizia all’autorevole Egaming Magazine.
William Hill e Playtech avevano firmato nel 2008 un contratto di cinque anni per la fornitura di software per il poker ed il casinò online. La società detiene anche il 29% delle azioni del comparto online del bookmaker (WHO) e la collaborazione sta producendo importanti risultati.
Un portavoce del book britannico ha commentato: “Playtech ha recentemente avviato colloqui con William Hill in cerca di possibili modifiche significative all'attuale accordo di joint venture per il gioco online”. L’intenzione degli inglesi è quella di impedire un’eventuale partnership di ogni tipo con la rivale Ladbrokes.
Per la stampa britannica, alla fine della storia, vi potrebbe essere un rafforzamento della joint-venture con Playtech, con positive conseguenze anche in Italia. E’ da mesi che si parla di un ritorno di William Hill nel mercato dell’online della Penisola: con ogni probabilità il bookmaker utilizzerà il proprio software per il betting e si appoggerà a Playtech per quanto riguarda il poker online ed i casinò games, entrando a far parte dell’importante network di iPoker.it in vista anche del cash game. La stessa Ladbrokes sta programmando un ritorno in grande stile ma deve prima rafforzare il comparto tecnologico negli skill games, rescindendo – secondo recenti rumors – i contratti in esclusiva con Microgaming.