[imagebanner gruppo=pokerstars] Amaya-PokerStars, l’affare scotta. Non solo le autorità canadesi stanno indagando sull'operazione dell’anno, per presunto reato di “insider trading”. Nelle ultime ore è spuntata una seconda inchiesta, questa volta però condotta negli Stati Uniti. Il gruppo ha importanti interessi: la prima room mondiale ha richiesto una licenza in New Jersey e in California.
Financial Industry Regulatory Authority Inc (FINRA) ha denunciato un fatto molto grave: circa 300 investitori hanno tratto “enormi vantaggi, comprando grandi volumi di azioni di Amaya prima dell’annuncio ufficiale lo scorso giugno, dell’acquisto di Rational Group”. A pubblicare, in prima pagina, queste dichiarazioni ufficiali è stato il quotidiano canadese Globe & Mail.
Nella lista dei grossi investitori rivelata da FINRA ci sono “importanti broker canadesi, gestori di hedge found e dirigenti d’azienda più altre società”. Una fonte ha rivelato al Globe che “non avevamo mai visto un elenco come questo fino ad ora…”. Si tratta di un indizio pesante di presunta attività di insider trading.
L’inchiesta condotta dall’autorità statunitense FINRA si affianca a quella avviata dall’ Autorité des Marchés Financiers (AMF), organismo che sovraintende il mercato finanziario del Quebec e che vuole vederci chiaro sul comportamento di Amaya, della banca d’affari Canaccord Genuity e l’ufficio di intermediazione di Montreal, Manulife Financial Group. Chi sapeva ed ha divulgato la notizia della futura e clamorosa vendita da 4,9 miliardi di dollari? Gli interrogativi restano.