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Black-Friday: come saranno rimborsati i players coinvolti

black-friday-pokerIl 2011 sarà ricordato come l’anno che ha capovolto il poker online, con l’inchiesta del black-friday che avrà ripercussioni importanti anche nel 2012 e non solo. D’altronde sono state coinvolte le quattro rooms più importanti che operavano offshore nel mercato degli Stati Uniti, crocevia strategico dell'industria mondiale.

Se PokerStars.com è riuscita a rimborsare subito i suoi clienti, Full Tilt Poker nel 2012, grazie al piano di salvataggio di Bernard Tapie e del Dipartimento di Giustizia (Doj), dovrebbe garantire a tutti i giocatori americani e non, i propri fondi, depositati al momento del distacco della licenza da parte dell’AGCC.

Come noto, Full Tilt Poker nel mese di gennaio riattiverà una concessione (molto probabilmente temporanea) sull’isola di Alderney e dovrebbe tornare online nei primi giorni di febbraio. A Dublino si sta lavorando su più fronti, per ottenere licenze nei mercati regolamentati di Spagna, Francia (sono in corso trattative con l’Arjel per lo sblocco dell’autorizzazione sospesa) e Italia.

L’esposizione verso i giocatori americani è di circa 150 milioni che saranno rimborsati dal Doj, con gli 80 milioni versati dalla cordata di Tapie e con i fondi confiscati agli azionisti di Tilt. I players europei e canadesi invece saranno direttamente tutelati dalla nuova red room (anche in tal caso si parla di una cifra vicino ai 150 milioni). Una volta restituiti i fondi a tutti i players, gli enti regolatori rilasceranno ai manager di Tapie le autorizzazioni necessarie per operare.

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Rimangono i due siti del network Cereus: Absolute Poker e UB.com autorizzate dalla Gambling Commission di Antigua ma con importanti asset anche in Costa Rica. Il debito globale verso i giocatori è di 54 milioni di dollari ma risulta che in cassa ne siano rimasti circa 6, poco più del 10%, senza contare che 3 milioni dovrebbero essere vincolati al fondo di fine rapporto per i dipendenti della sede del Costa Rica.

absolute-pokerCome per Full Tilt Poker si presume che i manager abbiano utilizzato illecitamente anche i fondi dei giocatori per gestire la società (marketing, costo del personale etc.).  Blanca Games, la holding proprietaria delle due rooms, ha dichiarato che metterà in liquidazione sia Absolute che UB.com e con il ricavato rimborserà i players. Indiscrezioni però sostengono che i giocatori non otterranno più di 25 cents per ogni dollaro in deposito. Ci sono però anche i fondi confiscati dal Doj e si spera che si possa tutelare in parte i clienti, con il denaro bloccato dalle autorità statunitensi.

Per la liquidazione delle due società però bisognerà attendere la fine del processo a New York, dove i manager di Absolute Poker (in particolare il co-fondatore Brent Buckley) hanno ammesso i reati finanziari contestati, aggravando la posizione di tutti i personaggi coinvolti chiamati alla sbarra dal Dipartimento di Giustizia. Nel 2012 ne vedremo ancora delle belle.

Editor in chief
Iscritto all'ordine dei giornalisti da più di 25 anni, vivo a Malta dal 2012, laureato in giurisprudenza, specializzato nello studio dei sistemi regolatori e normativi del settore dei giochi nel Mondo e nella comunicazione responsabile nel mercato legale italiano alla luce del Decreto Balduzzi e del Decreto Dignità (convertiti in legge). Forte passione per lo sport e la geopolitica. Fin da bambino, sfogliando il mitico Guerin Sportivo, sognavo di fare il giornalista sportivo, sogno che ho realizzato prima di passare al settore del gaming online. Negli anni universitari, ho iniziato anche il lungo percorso da cronista in vari quotidiani e televisioni. Dai primi anni 2000 ho lavorato anche nel settore delle scommesse e nel 2010 sono entrato nella grande famiglia di Assopoker per assecondare la mia passione per il poker texas hold'em.
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