La nuova Full Tilt Poker è in fase di lancio: è stato confermato l’ingresso nel mercato dei casinò online da parte di Rational Group e dalle prossime settimane verranno organizzati parecchi eventi live in tutto il mondo: Canada, Repubblica Ceca e Irlanda. Ma negli Stati Uniti tiene sempre banco la polemica sui rimborsi dei giocatori della red room. Il primo a scendere in pista è Brian Hastings.
Il Dipartimento di Giustizia statunitense ha nominato una società per la supervisione delle operazioni di cash out dei fondi ancora bloccati: si tratta di Garden City Group (GCG).
GCG nella giornata di ieri ha avuto la felice idea di lanciare su Twitter l'iniziativa: "vota il migliore amministratore" in vista della nuova nomina per le operazioni di rimborso. Si è scatenato un vespaio.
Sono state ben 150 le risposte nell'arco di poche ore. Brian Hastings è intervenuto in maniera polemica: "i giocatori di Full Tilt Poker stanno aspettando il loro denaro da oltre due anni. Gestite le nostre pretese ed avrete il nostro voto".
Il giornalista blogger indipendente Diamond Flush è entrato a gamba tesa: "perché stai usando i miei soldi per pagare qualcuno per scrivere su Twitter, invece di usare i miei soldi per pagare me?".
Se i players statunitensi sono vicini ad una crisi di nervi, gli ex clienti italiani di FTP non sono messi meglio: da mesi non ricevono più notizie ufficiali dal supporto.
Nel frattempo Full Tilt Poker ha programmato una nuova serie di tornei di poker a Kahnawake, in Canada, per il Poker Festival di Montreal (dal 12 settembre). In programma 17 eventi low stakes. FTP non si ferma nel live ed ha sponsorizzato anche la tappa dell'UKIPT di Galway, in Irlanda, per la prossima settimana (altri 55 tornei). Sempre tra sette giorni partirà in Repubblica Ceca un'altra manifestazione dal vivo: "FullTiltPoker.net Pardubice Festival".
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