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Cassazione: è possibile raccogliere gioco nei punti remoti

Importante presa di posizione da parte della terza sezione penale della Corte di Cassazione riguardo al gioco telematico.  E’ possibile, secondo la suprema Corte, raccogliere gioco nei punti di commercializzazione (o detti anche punti remoti) collegati a concessionari AAMS, attraverso ‘totem’ o terminali per il gioco online, a condizione che sia il cliente ad utilizzarli, senza l’intervento del gestore. Questo tipo di fattispecie non configura il reato di intermediazione. 

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Questa sentenza può influenzare in maniera decisiva anche l’applicazione e l’interpretazione del Decreto Balduzzi che prevedeva restrizioni in materia: “è vietata la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio, di apparecchiature che, attraverso la connessione telematica, consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari online, da soggetti autorizzati all'esercizio dei giochi a distanza, ovvero da soggetti privi di qualsivoglia titolo concessorio o autorizzatorio rilasciato dalle competenti autorità".

La presa di posizione della Cassazione rimette tutto in discussione seppur i provvedimenti voluti dall'ex ministro Renato Balduzzi non rientrano nelle dinamiche della fattispecie discussa in sede di legittimità, essendo entrate in vigore dopo il caso in esame.

La terza sezione penale ha respinto il ricorso della Procura del Tribunale di Perugia che impugnava il dissequestro (autorizzato in sede di Riesame) di apparecchiature telematiche appartenenti ad un punto di commercializzazione difeso dall’Avvocato Marco Ripamonti, le cui tesi sono state confermate dalla Cassazione.

Per il resto rimangono i limiti originari: nei punti è possibile aprire e ricaricare conti gioco online, promuovere le attività del concessionario collegato ma non è possibile bancare scommesse o pagare vincite in denaro. 

Su Agipronews  alcuni passaggi della sentenza: le apparecchiature telematiche rientrano nel “mero supporto tecnico” per i clienti “senza alcuna ingerenza ed assistenza del gestore”.

Altro passaggio importante, è ammessa la presenza e l’uso dei Totem anche senza l’autorizzazione di pubblica sicurezza (88 TULPS).

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La Corte ritiene la sentenza in linea con "l'indirizzo consolidato della giurisprudenza di legittimità, oltre che di merito".  L'utilizzo dei "Totem", a queste condizioni, mantiene le caratteristiche del "rapporto diretto fra scommettitore e concessionario".

Secondo quanto spiegato dall’avvocato Marco Ripamonti a Jamma e Agimeg, il sequestro e la denuncia penale erano stati giustificati dalle forze dell’ordine in base alla violazione della legge 73/10: in poche parole per gli organi inquirenti il punto di commercializzazione non poteva raccogliere gioco ma solo limitarsi a ricariche e aperture di conti.  Secondo tale punto di vista, il Concessionario poteva accettare denaro solo nella sede autorizzata.

La difesa rappresentata dall’Avvocato Ripamonti ha sostenuto che in base alla circolare di AAMS dell’8.6.2006 era possibile raccogliere gioco nei punti telematici, con il solito limite del divieto di intermediazione (reato che si configura quando ad esempio un gestore accetta scommesse direttamente e non lo fa per conto del concessionario).

Il Tribunale del Riesame di Perugia ha accolto le tesi difensive. La Procura del capoluogo umbro ha impugnato l’ordinanza di dissequestro. 

Con sentenza del 31 maggio 2013, la Cassazione ha confermato la presa di posizione del Riesame. In particolare, la terza sezione penale ha ribadito la differenza tra sede autorizzata del concessionario e punto di commercializzazione. 

In questi esercizi – secondo i giudici – è possibile dotarsi di postazioni telematiche che consentono al player, munito di conto autorizzato dal concessionario, di poter giocare a tutti gli effetti. L’importante è che si preservi il rapporto diretto tra giocatore contrattualizzato e il concessionario stesso.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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