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Delega fiscale: Governo "costretto" a disciplinare il poker live

La Camera dei Deputati ha trasmesso al Senato, il nuovo testo approvato della Delega Fiscale che prevede, all’articolo 14, alcune novità riguardo il gambling e ci sono sviluppi interessanti anche in ottica di una futura disciplina del poker sportivo live.

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Come noto, il riordino del settore passerà attraverso una raccolta autentica ed organica, con la pubblicazione da parte del Governo (si tratta di una vecchia idea del sottosegretario del Ministero dell’Economia, Alberto Giorgetti) di un codice unico speciale. Non vi saranno solo le norme approvate in questi anni ma anche le recenti autorevoli sentenze che hanno, in parte, rivoluzionato le dinamiche di alcuni giochi o tipi di raccolta.

“Il Governo è delegato ad attuare, con i decreti legislativi di cui all'articolo 1, il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, riordinando tutte le norme in vigore in un codice delle disposizioni sui giochi, fermo restando il modello organizzativo fondato sul regime concessorio e autorizzatorio, in quanto indispensabile per la tutela della fede, dell'ordine e della sicurezza pubblici, per il contemperamento degli interessi erariali con quelli locali e con quelli generali in materia di salute pubblica, per la prevenzione del riciclaggio dei proventi di attività criminose, nonché per garantire il regolare afflusso del prelievo tributario gravante sui giochi”.

I principi ed i criteri ai quali si ispira questo nuovo codice sono gli stessi:

 “raccolta sistematica e organica delle disposizioni vigenti in funzione della loro portata generale ovvero della loro disciplina settoriale, anche di singoli giochi, e loro adeguamento ai più recenti princìpi, anche di fonte giurisprudenziale, stabiliti al livello dell'Unione europea". 

Interessante in particolare il punto c: “disciplina specifica dei singoli giochi, definizione delle condizioni generali di gioco e delle relative regole tecniche, anche d'infrastruttura, con provvedimenti direttoriali generali"

il punto d) prevede un riordino fiscale:

“riordino delle disposizioni vigenti in materia di disciplina del prelievo erariale sui singoli giochi, al fine di assicurare il riequilibrio del relativo prelievo fiscale, distinguendo espressamente quello di natura tributaria in funzione delle diverse tipologie di gioco pubblico, e al fine di armonizzare le percentuali di aggio o compenso riconosciute ai concessionari, ai gestori e agli esercenti e le percentuali destinate a vincita (payout), nonché riordino delle disposizioni vigenti in materia di disciplina degli obblighi di rendicontazione”.

Nel codice dovrà rientrare per forza di cose il poker live, per due motivi. 

Il primo è che esistono due leggi (la Legge Comunitaria del 2009 è però stata – in parte – abrogata dalla Legge di Stabilità 2011) già in vigore che disciplinano il texas hold’em sportivo e – seguendo i criteri della Delega Fiscale  - dovranno obbligatoriamente essere incluse nel nuovo codice.

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La seconda è che dovranno essere pubblicate le  “disposizioni vigenti in funzione della loro portata generale ovvero della loro disciplina settoriale, anche di singoli giochi, e loro adeguamento ai più recenti princìpi, anche di fonte giurisprudenziale”. 

La ratio legis è quella di aggiornare la normativa sul gioco online alle recenti sentenze della Corte di Giustizia Europea, ma il legislatore (in questo caso il Governo e il Ministero dell’Economia) non potranno trascurare i chiari ed univoci principi stabiliti dalla Cassazione, in tre sentenze (l’ultima classificata come “massima”). 

Nel caso contrario, in futuro, le conseguenze sarebbero scontate: dinanzi a qualsiasi tribunale (di vario grado e competenza), i giudici non potranno che confermare un indirizzo giurisprudenziale oramai consolidato

In estrema sintesi: la mancata previsione del poker live nel codice dei giochi (con l’accoglimento dei recenti indirizzi giurisprudenziali) sarà una chiara ed univoca ammissione di voler escludere il movimento del poker live dal sistema concessorio o autorizzatorio

D’altronde sia per la legge italiana che per l’interpretazione dominante da parte dei Supremi giudici della Cassazione, il poker sportivo live è considerato uno skill game e, pertanto, può anche non essere inquadrato nel sistema concessorio, in quanto non gioco d’azzardo. 

Considerando però la competenza dei Monopoli nei confronti dei giochi con premi in denaro, sarebbe opportuno prevedere nel nuovo codice, una normativa esplicita: senza dubbio il regime autorizzatorio potrebbe essere la soluzione tecnica ideale

La Delega Fiscale è l’ultima occasione per una disciplina uniforme per il live, nel caso contrario sarà “autorizzata” – di fatto - l’attuale deregulation sposata dalla magistraturaSi attende ora la votazione finale del testo da parte del Senato. 

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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