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Facebook: si al poker online real money, è ufficiale

zynga-moneyL'accordo tra Facebook e Zynga Poker lascia maggiore libertà operativa alla social room che potrà investire nel mercato real money, in collaborazione con Bwin-Party. Come sottolineato in precedenza, il deal libera le parti da obblighi di esclusiva reciproca.

Il contratto però contiene una clausola che obbliga Zynga a dover offrire gioco online a soldi reali anche su Facebook. 

In poche parole, dal momento in cui la room di Mark Pincus lancerà una partita real money in un determinato paese, sarà obbligata a sviluppare una medesima piattaforma sul noto social network, naturalmente solo dove è consentito giocare in maniera legale. 

Negli USA è permesso solo in modalità play for fun (per via delle transazioni bancarie) ma in alcuni stati è possibile: in Nevada però tutto passa dalla Gambling Commission di Las Vegas e PartyPoker già fornisce i software per MGM e Body Gaming. 

La Gran Bretagna ha un sistema autorizzatorio aperto (è consentito accettare gioco anche da enti regolatori esterni facenti parte della White List) e, non a caso, Zynga già propone le slot online ed il bingo sul social network. Inoltre, nei mercati europei, la social room potrebbe operare come skin del circuito PartyPoker e sfruttare anche la piattaforma di Mark Zuckerberg.

In Italia l'operazione si prospetta molto più complessa e a lungo termine: è possibile offrire gioco solo con una concessione (o in alternativa una sub-concessione) rilasciata da AAMS.

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Naturalmente gli operatori temono, in tutto il globo, una possibile concorrenza da parte di Facebook, in particolar modo per l'affiliazione dei giocatori occasionali. 

Non a caso PokerStars sta sviluppando un software per i social ed è pronta a sfruttare il momento con la rottura dell'esclusiva tra Zynga e Facebook  per il play for fun (che è un business in gran parte slegato al gioco tradizionale).

Zynga Poker fa paura con i suoi 120.000 players attivi (PokerStars è seconda in classifica nel settore del poker gratuito con circa 25.000 utenti) ma bisogna pesare bene i numeri: innanzitutto molti giocatori provengono dagli States, dove non è possibile prendere parte a match a soldi reali.

Inoltre, tra gli internauti che amano giocare solo per divertimento, il tasso di conversione al mercato real money è molto basso. Secondo una ricerca della società di consulenza di New York, SuperData, solo il 2% dei giocatori ricreativi spende soldi per il gaming online.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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