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Full Tilt: Stars, rilancio da 900 milioni? Scheinberg si dimette?

pokerstars-tiltCi sono ancora molti punti interrogativi nella trattativa dell’anno ma una cosa è certa: Barry Boss, avvocato di Full Tilt Poker, ha confermato la presenza dei rappresentanti della red room e di PokerStars nell’udienza in tribunale il 9 maggio:  “si è vero, la riunione è servita per programmare successive udienze, di più non posso dire in pubblico”.

Bocche cucite sui dettagli ma la trattativa prosegue ed i giudici hanno stabilito un calendario per arrivare alla firma. In tribunale si è pianificata tutta una serie di appuntamenti che saranno decisivi per l’acquisizione di Full Tilt Poker da parte di PokerStars ma dalle indiscrezioni che arrivano dagli States sembrano esserci parecchi dettagli ancora da definire. Insomma l’operazione pare molto complessa, soprattutto da un punto di vista tecnico.

L’unica cosa certa è che il DoJ sembra irremovibile su una clausola: se sarà certificata la vendita, entro 90 giorni dalla firma, tutti i players dovranno essere rimborsati. Ed è stato il particolare che ha fatto saltare la trattativa finale con Bernard Tapie, nonostante i precedenti accordi sottoscritti.

Secondo il sito statunitense Wicked Chops Insider (versione a pagamento) ci sarebbero diverse problematiche ancora da affrontare nelle definizione di dettagli importanti ma la trattativa sarebbe in corso. Vediamo i punti chiave:

- ancora nessuna conferma ufficiale ma PokerStars sembra intenzionata a mantenere separati i due siti e quindi ripristinare online Full Tilt Poker.

- pare che il Dipartimento di Giustizia però abbia imposto le dimissioni dalla guida della room dell’Isola di Man del fondatore e proprietario Isai Scheinberg (rinviato a giudizio nel processo del black friday) in caso di mantenimento dei due siti online. La voce era già stata diffusa da una fonte anonima del forum 2+2 ma non ha ancora riscontri oggettivi.

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- il prezzo della transazione sarebbe salito – sempre secondo Wicked Chops Insider – a 900 milioni di dollari. Una cifra senza dubbio fuori mercato ma se calcoliamo la multa complessiva delle due rooms (2,5 miliardi) ci rendiamo conto che l’importo potrebbe sembra fuori luogo solo all’apparenza. In ballo c’è anche la posizione giudiziaria dei quattro manager delle due società (compresi i due co-fondatori).

- Sembra chiaro che PokerStars accetterà solo un accordo soddisfacente per tutti i giocatori coinvolti e danneggiati dal comportamento ingiustificabile dei precedenti dirigenti di Full Tilt.

- Non circolano ancora anticipazioni su altri punti: se saranno pagati gli affiliati, se i punti FT potranno essere riscattati, in quanto tempo verrà raggiunto un accordo e quando sarà rilanciata la red room. Tutti dettagli che scopriremo solo in caso di annuncio ufficiale.

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Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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