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Gioco e tasse: come tutelare l’online e aumentare il gettito

poker-online-tasseI dati di AAMS evidenziano che cash game e casinò online insieme risultano il secondo ‘settore’ più gettonato dagli italiani, dietro solo alle macchinette: la raccolta complessiva dei nuovi giochi online è di 8,3 miliardi  da gennaio ad agosto, ma con margini ridottissimi (la spesa è di ‘soli’ 234 milioni) anche per lo Stato. E qui nasce, come spiegato nelle precedenti puntate, un altro grossissimo equivoco. 

Alcune lobbies vorrebbero penalizzare l’online con una nuova tassazione (rendendo il gioco meno attrattivo) per spostare giocatori e volumi nei giochi tradizionali con payout più basso e maggiori (all’apparenza) margini per l’Erario. Un errore di valutazione macroscopico. Per tre motivi:

  1. Cash game e casinò online non hanno assorbito la domanda di altri giochi autorizzati ma hanno fatto emergere flussi di denaro dalla  rete estera (i players italiani giocavano su siti dot com). Questa osservazione vale soprattutto per il poker, ma anche i giochi da casinò hanno un impatto minimo sulla raccolta nei giochi live. Nelle esperienze estere (in particolare nei paesi scandinavi) l’introduzione, ad esempio, delle slot online ha avuto un'influenza pari a zero sulla rete fisica delle macchinette.
  2. Aumentare la tassazione nel cash game non porterebbe benefici a nessun altro gioco: i poker players non amano particolarmente slot, lotterie, gratta e vinci e giochi di pura fortuna. Ad essere danneggiato sarebbe soprattutto l’Erario, perché i professionisti (che producono i volumi maggiori) emigrerebbero. L’aumento eventuale della tassazione favorirebbe solo l’offerta illegale (i giocatori tornerebbero a giocare su siti internazionali) con un grave danno per il fisco.
  3. L’online è il futuro e sarà sempre più lo strumento più amato dalle prossime generazioni, abituate ad intrattenersi su internet.  Non riconosce il mutamento dei gusti e delle abitudini degli italiani sarebbe un gravissimo errore storico, come è stata a suo tempo, la difesa ad oltranza del totocalcio, cercando di soffocare le scommesse sportive con i famosi “minimi garantiti” (poi aboliti) e da un sistema di tassazione anacronistico che – in gran parte  - è ancora in vigore.

Come è possibile pretendere un prelievo sui volumi di gioco, considerando che nel betting il banco può andare in perdita? I risultati sono sotto gli occhi di tutti, con alcune società estere che hanno operato e operano con una rete ufficiale (legittimata dalla Corte di Giustizia Europea) in Italia, pur senza alcuna concessione.

Una tassazione più equilibrata risolverebbe il problema del doppio canale di raccolta parallelo: i bookmakers esteri non avrebbero più convenienza ad operare senza licenza nel sistema italiano. In questo modo le regole sarebbero uguali per tutti e ne gioverebbe la concorrenza interna oltre naturalmente la competitività delle nostre società.

Se vogliamo che il gioco pubblico rimanga una risorsa per lo Stato, vanno preservati determinati equilibri, in particolare in un mercato ad alta concorrenzialità come l’online (abbiamo visto che esiste una sorta di effetto spread su internet): una tassazione equilibrata può favorire l’emersione dell’offerta legale e garantire flussi importanti.

D’altronde il gioco pubblico è oramai un settore ‘spremuto’ ed al limite: alcuni dati testimoniano che la capacità di spesa degli italiani per i giochi ludici è in diminuzione: aumentare la pressione fiscale in questo contesto, riducendo – di fatto – il payout ai giocatori (e quindi aumentando la spesa) potrebbe far crollare la domanda e – di conseguenza – il gettito.

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La stessa logica è stata seguita dalla Ragioneria Generale dello Stato che ha bocciato una relazione tecnica per un eventuale aumento del PREU (prelievo unico) per quanto concerne gli apparecchi da intrattenimento: 

"Interventi di tale tenore se non previsti a compensazione di corrispondenti riduzioni di imposte sui giochi comprometterebbero gli equilibri di domanda e offerta del comparto riducendo la raccolta e, conseguentemente, il gettito erariale e la relativa stabilità”.

La Ragioneria dello Stato è chiara: “a fronte di oneri certi viene prevista una copertura con entrate del tutto aleatorie e quindi non idonea".

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Queste osservazioni sono state pubblicate nel dossier allegato al “Dl Crescita” elaborato dal Servizio Bilancio della Camera. Le intenzioni infatti sono quelle di aumentare il prelievo erariale sui giochi per ricavare 5 milioni di euro l’anno, per finanziare il fondo per lo sviluppo delle opere di ingegno sul web.

Come rilanciare quindi il gettito fiscale nel settore? Abbiamo visto che nel 2012 il calo è stato generato soprattutto da fattori aleatori (in particolare nel Lotto e SuperEnalotto), quindi il trend potrebbe mutare nel 2013.

In tutti i casi, un maggiore equilibrio dei prelievi, con metodi diversi (ad esempio calcolando le aliquote sui profitti e non sui fatturati), rilancerebbe alcuni settori in declino come quello delle scommesse sportive. Con i bookmakers più competitivi, non ci sarebbero problemi a dare finalmente il via libera al Betting Exchange online (che assorbirebbe importanti volumi dalla rete estera).

Le mille sale previste per il poker live porterebbero nelle casse dell’Erario subito 90 milioni di euro nel primo anno di attività (secondo le stime del Ministero dell’Economia), risolvendo anche il problema del fondo da 5 milioni destinato alle opere d’ingegno online. Ma una lobby politica trasversale molto forte è contraria alla disciplina del settore: preferisce la diffusione delle bische fuori controllo?

Speciale 'Gioco e tasse' - fine terza parte

Gioco e tasse: le primarie, Renzi e un equivoco da 20 miliardi (prima parte)
Gioco e tasse: perché è diminuito il business per lo Stato (seconda parte)

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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