Nel 2011, gli europei hanno giocato online 84,9 miliardi di euro ed il mercato ha presentato un tasso di crescita del 14,7%. Per l’industria dell’e-gaming, il fatturato è stato di 9,3 miliardi e si prevede una crescita nel 2015 fino a 13 miliardi. L’online rappresenta ora il 10% del gambling. Cifre impressionanti presentate quest’oggi dalla Commissione Europea che ha voluto rendere pubblico il piano di azione per il gioco in rete.
"I giochi online costituiscono una delle attività di servizi che registrano la maggiore espansione nell'UE, con tassi annuali di crescita di quasi il 15% ed entrate stimate di circa 13 miliardi di euro entro il 2015". Pertanto a Bruxelles prevedono "una serie di iniziative da prendere nei prossimi due anni, dirette a precisare la regolamentazione dei giochi d'azzardo e promuovere la cooperazione tra Stati membri".
Piano d’azione
In cosa consiste questo famigerato piano di azione? La Commissione adotterà tre regolamenti (che avranno efficacia normativa diretta negli stati membri) per introdurre norme standard che dovranno essere adottate da tutti i Governi nazionali e gli enti regolatori. Ecco la natura dei regolamenti:
1) sulla protezione comune dei consumatori
2) sulla pubblicità responsabile dei giochi d'azzardo
3) sulla prevenzione e la lotta contro le scommesse relative alle partite truccate
Ci sarà poi un’implementazione della direttiva anti-riciclaggio. Inoltre a dicembre si riunirà un gruppo di esperti per monitorare il piano e raccogliere ulteriori informazioni.
Quanti giocano in Europa?
Le stime degli esperti di Bruxelles sui players sono però al ribasso rispetto ad altri studi di settore: "I servizi di giochi online comprendono una serie di giochi d'azzardo come scommesse sportive, poker, casinò e lotterie, con 6,8 milioni di consumatori che partecipano a uno o più tipi di giochi online. Esistono tuttavia anche migliaia di siti internet di gioco d'azzardo non regolamentati, spesso situati al di fuori dell'UE, ai quali i consumatori sono esposti e che presentano notevoli rischi come le frodi e il riciclaggio di denaro".
Libertà d'azione Stati Membri
Internet è però un fenomeno internazionale che sfugge al controllo dei singoli paesi: "Nonostante siano tenuti a conformarsi alle norme dell'UE, gli Stati membri possono restringere o limitare l'offerta di tutti o di determinati tipi di giochi online sulla base di obiettivi di pubblico interesse che essi intendono tutelare per quanto riguarda il gioco d'azzardo. Un crescente numero di Stati membri sta cercando di far fronte a queste sfide e sta rivedendo le proprie pratiche e regolamentazioni nazionali. Tuttavia gli Stati non sono in grado di affrontare da soli in modo adeguato i principali problemi di tipo normativo, sociale e tecnico che si presentano nell'UE. Questo è particolarmente vero a causa della dimensione transfrontaliera dei giochi d'azzardo online".
Norme standard
Gli Stati Membri avranno mano libera ma la Commissione, guidata dal promotore Michel Barnier (nella foto in alto), sembra intenzionata ad individuare un nucleo di norme standard a tutela dei consumatori (che verranno introdotte con regolamenti comunitari) ed in particolare dei minori. Non vi sarà quindi "una normativa UE sui giochi d'azzardo online" ma la Commissione stessa sarà comunque promotrice di tutta "una serie di iniziative e principi comuni a fini di protezione, mentre gli Stati membri sono in linea di principio liberi di stabilire gli obiettivi delle loro politiche in materia di giochi d'azzardo online, assicurare la conformità delle leggi nazionali al trattato sul funzionamento dell'UE è un prerequisito per una efficace politica UE in questo settore”.
In altre parole, Bruxelles individuerà norme e principi standard a tutela degli utenti che saranno direttamente applicabili - essendo introdotti con lo strumento dei regolamenti - sia nei confronti degli Stati che dei singoli individui ed i giudici nazionali saranno vincolati. I Governi però potranno mantenere i propri sistemi concessori (come nel caso dell'Italia) ed essere liberi di sviluppare una propria normativa interna (che però non può essere incompatibile con i regolamenti stessi ed i principi comunitari).
Gruppo esperti
“La Commissione quest'anno istituirà un gruppo di esperti allo scopo di facilitare gli scambi di esperienze in materia di regolamentazione tra Stati membri. Questo contribuirà a sviluppare nell'UE un settore dei giochi d'azzardo online ben regolato e più sicuro, il che contribuirà ad allontanare i consumatori dai siti non regolamentati”.
Minori
In primis bisognerà affinare tecnologie e regole per tutelare ancor di più i minori: "gli adolescenti e altri gruppi vulnerabili devono essere protetti in quanto il 75% dei cittadini UE con meno di 17 anni usa internet. La Commissione incoraggia lo sviluppo di più efficienti strumenti di controllo dell'età e di filtri online del contenuto".
Pubblicità
Verranno date indicazioni più chiare anche sul fronte promozionale e sono interessanti anche i numeri sulle ludopatie, non essendoci mai stati studi di settore ad hoc: "una pubblicità più responsabile e una maggiore consapevolezza dei genitori sui pericoli associati ai giochi d'azzardo. Oltre a tutelare i minori non esponendoli ai rischi, dobbiamo proteggere i cittadini e le famiglie che hanno già sofferto a causa della dipendenza dal gioco d'azzardo (tra lo 0,5 e il 3% della popolazione) o a causa di altre patologie connesse al gioco, individuando metodi efficaci di cura e prevenzione".
"Un altro obiettivo importante consiste nel prevenire e nello scoraggiare le frodi e il riciclaggio di denaro attraverso i giochi online. A causa della sua natura transfrontaliera, i singoli Stati membri non possono applicare efficaci meccanismi antifrode. E' necessaria un'impostazione che riunisca l'UE, gli Stati membri e l'industria per affrontare il problema sotto tutti gli aspetti".
Tutela integrità sportSaranno introdotte nuovi standard di sicurezza anche per evitare le frodi in campo sportivo, alla luce dei recenti scandali scommesse in Italia, Germania ed in numerosi altri paesi europei. "Per combattere questo fenomeno, la Commissione intende promuovere un più rapido scambio di informazioni, dei meccanismi di segnalazione e una cooperazione generale a livello nazionale e internazionale tra parti interessate, operatori e regolatori per preservare l'integrità dello sport, nonché una maggiore educazione e consapevolezza degli stessi sportivi".
Legittimi gli obiettivi finali, considerando che sulle ludopatie non sono mai state sviluppate ricerche approfondite: "Gli Stati membri sono inoltre sollecitati ad effettuare indagini e a raccogliere dati sulle patologie connesse al gioco d'azzardo; a promuovere la formazione dei magistrati in materia di frodi e riciclaggio di denaro e a stabilire punti di contatto nazionali che riuniscano tutti gli attori coinvolti nella lotta contro le partite truccate".