Dopo il tavolo finale del Main Event WSOP, c’è sempre il classico appuntamento con l’analisi del noto fiscalista Russ Fox, direttore della società di consulenza di Las Vegas, “Clayton Financial and Tax” .
Il suo esame sulle posizioni fiscali dei November 9 per il sito taxabletalk.com è sempre puntuale ed interessante. Ma si tratta di dati indicativi ed, in alcune occasioni, motivo di discussione e di dubbi. Giusto quindi verificare, visto che la materia è insidiosa e si presta a diverse interpretazioni.
Prendiamo la posizione del giocatore belga Pierre Neuville, definito da Russell come “un uomo d’affari in pensione”. Siamo certi? Fino a poco tempo fa era considerato un giocatore professionista.

Per la cronaca: Neuville ha il record di satelliti online vinti per l’European Poker Tour ed è il secondo giocatore belga di tutti i tempi per vincite lorde nei tornei live. Russell sostiene che Neuville sia esentato dal versamento di alcuna tassa: “Il trattato fiscale USA-Belgio esonera le vincite derivanti dal gioco dalla tassazione degli Stati Uniti, così il signor Neuville deve nulla al fisco. Il Belgio non tassa le vincite dei giocatori amatoriali, di conseguenza lui non deve versare nulla al fisco belga”.
Il dubbio è il seguente: siamo certi che Neuville sia un dilettante? Ci risulta che giochi molto anche online.
Live ha vinto 3,3 milioni di dollari dal 2007 ad oggi. Il fatto che abbia uno status da pensionato potrebbe influire a suo favore, ma giusto non escludere alcuna ipotesi. Se il Belgio considera lui un amatore (prima del final table aveva vinto più di 2 milioni lordi), di fatto considera tutti dilettanti. Sarà importante che la fonte principale del suo reddito derivi da attività extra pokeristiche.
Passiamo al nostro portacolori. Ecco cosa scrive Russ Fox: “Mister Butteroni ha vinto 1.097.056$ e a lui rimarrà 571.566$ (con un prelievo fiscale del 47,90%). In base al trattato fiscale Stati Uniti Italia, le vincite dal gambling sono esentate dalla tassazione negli USA, in modo che le vincite non vengano trattenute dall’IRS. Tuttavia l’Italia applica imposta sul gioco da paesi non appartenenti all’UE. C’è un contenzioso in materia di imposte dovute per le vincite all’interno dell’UE, per il momento tali vincite non sono soggette a tassazione (vedi sentenza Blanco Fabretti della CGE, ndr). La tassa sembra essere del 47,90%. Butteroni dovrà affrontare il più alto prelievo percentuale dei partecipanti al tavolo finale”.
L’analisi, partendo proprio dal trattato bilaterale tra Italia e Stati Uniti, sembra essere corretta. Giusto, a nostro avviso, usare il condizionale sull’entità dell’aliquota, perché non sappiamo che tipo di criterio rivendicherà l’agenzia delle entrate italiane al riguardo. L’unico precedente riguarda Candio, ma in quel caso è noto il contenzioso aperto al riguardo.
Il campione del mondo Joe McKeehen dovrà versare 3.385.952$. Sul montepremi del final table di 24.800.000$, ben 8.470.000 verdoni finiranno nelle casse dell’erario federale americano (IRS) e di quelli statali (in base alle rispettive residenze).
In totale, se i calcoli di Russ Fox sono corretti, 10 milioni andranno in tasse. Questa la tabella pubblicata da taxabletalk.com: