Si è parlato molto della provenienza e della nazionalità dei giocatori che fanno parte del nuovo mercato europeo del poker online, nato dalla condivisione della liquidità tra Francia, Spagna e Portogallo e che sta macinando record su record. PokerStars Europe è diventata la terza room mondiale per traffico nel cash game (dati PokerScout), la seconda in occidente dietro a PokerStars.com.
Come è noto sulle rooms spagnole e francesi è possibile accedere anche ai residenti dei mercati non regolamentati.
In particolare PokerStars.es ha aperto le porte agli “stranieri” mentre PokerStars.fr le ha chiuse da più di due anni. Con ogni probabilità, la retromarcia improvvisa ed ingiustificata dell’Italia nei confronti dei partner europei (con una figuraccia senza precedenti) tra il 2017 ed il 2018, ha cambiato i piani ed indotto le poker rooms ad aprire le proprie porte ai giocatori provenienti da tutto il Mondo.
A proposito: la petizione sulla liquidità condivisa promossa dai portali italiani ha generato quasi 4mila firme e siete ancora in tempo per la vostra adesione!
L’effetto positivo è che è nato un field internazionale molto affascinante, senza dubbio uno stimolo in più al confronto da parte dei giocatori francesi e spagnoli. Un sogno negato ai players italiani di potersi misurare con tutto il mondo. Di fatto l’Italia rimane l’unico mercato segregato.
Il sito spagnolo Poker10 ha pubblicato un’interessante ricerca sul traffico di PokerStars nel mercato condiviso, analizzando gli ultimi eventi ed i vincitori.
Il field è eterogeneo. I giornalisti spagnoli hanno analizzato la composizione delle ultime edizioni del Sunday Warm-Up (€ 50 di buy-in), del Sunday Special (€ 100) e dell’High Roller (da € 250). Totale entries: 3.690 entries.
In più la ricerca ha analizzato i vincitori di 1.511 tornei, dal 24 febbraio fino ad oggi.
Liquidità condivisa: la composizione del field
Come era logico attendersi, francesi e spagnoli sono i giocatori che hanno pagato più buy-in. In ogni caso si assestano entrambi al 18,6% del field totale. In genere però ci sono più francesi nei tornei più popolari e vi è la prevalenza degli iberici negli high roller.
Al terzo posto i portoghesi con il 13,4%, seguono i brasiliani (12%). Più defilati i russi ed i tedeschi (4% del field).
Chiudono Austria (3,8%), Malta (2,7%), Lituania (2,5%) e Canada (2,3%).
I vincitori
Per quanto riguarda l’analisi delle vittorie dei tornei dal 24 febbraio fino ad oggi emergono alcune sorprese. Si tratta di un dato importante per capire dove finisce la liquidità e soprattutto per capire se ci sono problemi di “drenaggio” della liquidità stessa. Ricordiamo che gli “stranieri” potrebbero vincere nel mercato condiviso e poi perdere anche sulla rete dot com (più difficile da un punto di vista tecnico). Un motivo che aveva indotto PokerStars.fr a chiudere le porte.
I più vincenti sono gli spagnoli (prima sorpresa) con il 18,5%. seguiti dai francesi (17,5%). A parità di field gli iberici in questo periodo hanno vinto di più.
Al terzo posto l’altra grossa sorpresa. Sul podio virtuale ci sono i brasiliani (14,8% delle vittorie) rispetto ai portoghesi (14,1%) che hanno un field molto più numeroso. Segue la Russia con il 6%. L‘Austria è al 3% mentre Malta solo all ‘1.65%. Il dato significativo è che il 50,1% dei vincitori proviene da Francia, Spagna e Portogallo, i paesi fondatori del mercato insieme all’Italia.
Se vuoi aderire alla petizione a favore dell’ingresso dell’Italia nel mercato della liquidità condivisa nel poker online, metti la tua firma digitale!