Continua l'aspra guerra di Vladimir Putin e del Governo russo contro il gambling ed in particolare il gioco online. Come noto, dopo aver bandito i casinò terrestri da Mosca e le grandi città, lo Zar ha preso di mira l'e-gaming oscurando importanti siti (per esempio PokerStars.com).
Ma il risultato è stato deludente e sulla principale room mondiale continuano a giocare molti grinders russi e l’ultimo WCOOP ne è stata una testimonianza tangibile.
Ispirato quindi dall' "amico" americano George Bush Junior, Putin ha deciso di applicare un vero e proprio blocco alle transazioni per i siti di gioco online. La stessa misura era stata proposta l'anno scorso ed era stata resa pubblica a gennaio, come vi avevamo detto.
Se l'ex presidente statunitense, nel 2006, fece approvare dal Congresso la legge federale UIGEA (con il divieto assoluto di transazioni e pagamenti di ogni tipo nei confronti delle piattaforme di gioco d'azzardo), il numero uno russo si è ispirato all'ex collega texano e, nella nuova legge finanziaria, le banche dovranno applicare un blocco totale delle transazioni finanziarie ai siti non autorizzati.
Come vi abbiamo detto due settimane fa, anche la Germania sta pensando da tempo di adottare una misura del genere contro i siti dot com.
E' una misura proposta del Ministero delle Finanze contro il riciclaggio di denaro. "Per legge, vi è il divieto assoluto di gioco d'azzardo, di partecipare alle lotterie anche estere, via internet" ha affermato il Ministro al sito Kommersant.
Il blocco totale delle transazioni volute dal Cremlino, mette a forte rischio la liquidità del poker online internazionale, vista la portata del mercato russo, considerando anche i rischi che il settore sta affrontando in Germania. Poker dot com a rischio?