In base al testo della seconda Manovra Finanziaria varata a ferragosto, il Governo ha richiesto al settore del gioco un contributo ulteriore di 1,5 miliardi di euro nei prossimi tre anni. Secondo indiscrezioni molto autorevoli filtrate dalle associazioni di categoria, il Ministero dell’Economia sembra intenzionato ad istituire una nuova tassa del 6%.
Gli appassionati di poker online però devono stare tranquilli: l’addizionale sarà applicata solo alle vincite superiori ai 500 euro rilasciate dalle videolotteries (Vlt), dalle lotterie istantanee e (non è ancora stato confermato) anche dal SuperEnalotto. Per questo motivo è stata soprannominata la “tassa della fortuna”.
Per le new slot invece il payout (cioè le vincite restituite ai giocatori) sarà abbassato nel 2013 dal 75% al 74%. Saranno quindi penalizzati i gamblers. La misura sembra avere un indirizzo politico ben preciso: la volontà del Ministero dell’Economia è quello di colpire giochi che presentano una componente aleatoria predominante (totalmente o quasi) rispetto ad altri, dove il fattore umano è senza dubbio presente in misura maggiore (vedi poker online ed in parte le scommesse sportive).
Quelli elencati sono i punti cardine del nuovo decreto attuativo che sarà presto emanato dai Monopoli di Stato, in virtù della delega contenuta in Finanziaria. Al momento il testo è al vaglio della Corte dei Conti. Dal gioco dovrebbe pervenire quindi un contributo ulteriore di 1 miliardo (e 500 milioni per i tabacchi) entro il 2015.
Saranno colpiti direttamente anche gli operatori, tenuti a pagare un prelievo erariale unico (Preu) maggiore: dal 12% attuale, nel 2013 si passerà al 12,7% e nel 2015 addirittura al 13%.