Il momento della verità è arrivato per Cristiano Blanco e per molti poker pro italiani: domani alle 9.30 la Corte di Giustizia Europea romperà gli indugi e renderà pubblica la sentenza che potrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) mettere la parola fine all’inchiesta “All in” .
I giudici europei si esprimeranno sulle pretese dell’Agenzia delle Entrate italiana nei confronti delle vincite maturate nei casinò esteri da parte dei giocatori italiani nei tornei di poker.
Tensione alle stelle, in particolare per Cristiano Blanco e per un altro anonimo player romano, entrambi destinatari del provvedimento della corte lussemburghese, a seguito del rinvio da parte della Commissione Tributaria di Roma.
Vi è un cauto ottimismo dopo il parere non vincolante, espresso dalla Commissione Europea, all’interno dello stesso procedimento. I commissari sono stati molto critici in merito all’inchiesta “All in” condotta dall’agenzia fiscale italiana. Ma, come detto, il parere non è vincolante per i giudici, anche se è un segnale importante sotto il profilo politico.
Inoltre, la Commissione non ha fatto altro che riprendere la giurisprudenza in materia, riguardo casi simili, proprio della CGE.
Il motivo del contendere è l’articolo 56 del Trattato UE che impone il divieto di doppia imposizione. Per questo motivo, in teoria, le vincite maturate nei casinò live all’interno dell’Unione Europea non dovrebbero essere tassate anche in Italia. Le sale da gioco operano come “sostituti d’imposta” al momento del versamento del buy-in da parte del giocatore.
Comunque vada, domani sarà un giorno storico per il poker live italiano.