La Romania apre il suo mercato interno agli operatori stranieri, mentre in Francia i dati trimestrali sul poker sono preoccupanti, in particolare per i giocatori professionisti: queste ed altre notizie nella nostra rubrica Gaming Flash News (GFN), con tutte le novità dal mondo del gambling e sullo stato di salute del poker europeo.
FRANCIA: I PRO IN FUGA NEL CASH GAME. I dati trimestrali forniti dall’Arjel, la commissione di gioco transalpina, rivela uno stato di crisi profondo per il cash game, i cui ricavi calano del 13% nei primi tre mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012. D’altronde la problematica del cash francese è nota, considerando la tassazione applicata del tutto priva di equilibrio (2% sul pot). Vanno bene i tornei che crescono di 2 punti percentuali. Il numero di giocatori attivi passa da 770.000 a 780.000 ma l’Arjel ha evidenziato la fuga dei regulars, mentre sono rimasti solo i players occasionali. Nell’e-gaming francese la raccolta è diminuita del 6,8%, nonostante la crescita delle scommesse sportive (+17% nei volumi e +19% nella spesa).
ROMANIA. In Romania, la commissione nazionale sul gioco online (NGO) ha aperto le procedure per assegnare le prime licenze per l'e-gaming. A Bucarest siamo ad una svolta epocale e gli operatori stranieri potranno presto raccogliere gioco in modo ufficiale. In Romania la prima legge sul gambling da remoto è stata approvata nel 2010, ma dopo le osservazioni della Commissione Europea, è stata pubblicata una nuova normativa, conforme con i principi comunitari nel 2011.
MACAO BOOM VIP. I tavoli Vip di Macao continuano a riservare belle sorprese per i casinò dell’ex colonia portoghese: nel primo trimestre dell'anno, i ricavi lordi hanno toccato quota 7,2 miliardi di dollari, con un incremento del 9,8% rispetto allo stesso periodo del 2012, considerando solo i giochi high stakes. In confronto all'ultimo trimestre, l'aumento è stato del 2,9%. Marzo si è rivelato il mese d'oro (ha coperto quasi la metà del fatturato). I giocatori high roller continuano quindi ad avere un grosso peso, coprendo ben il 67,79% delle revenues lorde.