L’ ARJEL, l’ente regolatore francese sul gioco online, ha organizzato una tavola rotonda con alcuni rappresentanti dei giocatori transalpini. All’incontro è intervenuto il presidente dell’autorità di controllo, Charles Coppolani che ha ribadito la posizione dell’ARJEL in merito ad alcuni temi caldi come liquidità condivisa con altri mercati e la tassazione.
Come noto, l’authority non ha alcun potere normativo, può solo avanzare delle proposte e monitorare il mercato. Però Coppolani è sembrato deciso a ripresentare in Parlamento vecchie istanze per il poker: in primis riforma della tassazione (al momento viene calcolato nel cash game sul piatto e non sul rake) e liquidità internazionale.
“Non siamo ciechi, stiamo assistendo al declino di questo mercato, che si sta contraendo mese dopo mese e trimestre dopo trimestre, principalmente nel cash game”.
Coppolani ha ribadito che una delle cause “è senza dubbio la mancanza di rinnovamento dei giocatori. Non vi sono più nuovi giocatori nel mercato”. Per il presidente francese uno dei problemi è proprio l’ “isolamento”.
Nonostante il cambio al vertice, l’ARJEL non si arrende dinanzi al no del parlamento transalpino, in merito al tema della liquidità internazionale condivisa con Italia e Spagna.
“Purtroppo l’ARJEL ha le mani legate. Sono in contatto – afferma Charles Coppolani – con i Ministeri. Il declino nel mercato del poker è qualcosa che non mi rende felice”.
“Non vogliamo che il mercato regolamentato scompaia. Il nostro compito è che il mercato sia vivo e vegeto. Uno dei problemi è ‘isolamento dei players francesi”.

“Purtroppo il Parlamento a marzo ha votato contro la richiesta di apertura della liquidità. Pertanto dobbiamo affidarci alla politica. Da parte mia continuerò a parlare con Ministri e parlamentari per cambiare lo stato delle cose. Sinceramente non so cosa sia successo a marzo e perché la proposta non sia passata in Parlamento”.
Coppolani ha assicurato ai giocatori che non si arrenderà e proverà a riproporre il tema della liquidità condivisa ai politici. Una timida ma concreta speranza in Francia ma anche per il nostro mercato.