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Poker online: la Francia pronta all’apertura sulla rete .com?

ue-newsL'action nel mercato legale francese è stagnante, come in tutte le piattaforme regolamentate europee. A Parigi e dintorni le rooms scompaiono ed i giocatori pure, a causa dell'elevata tassazione nel cash game. Una dichiarazione del presidente dell'ARJEL (l'ente regolatore transalpino) potrebbe scatenare un effetto domino in tutti i paesi europei.

Jean-François Vilotte ha dichiarato che sono in corso colloqui con i rappresentanti del Governo italiano e britannico. "Dobbiamo pensare - afferma il numero uno di ARJEL - all'apertura della liquidità verso gli operatori stranieri, ma solo naturalmente controllata, con una parità di condizioni per le società francesi.  Stiamo lavorando a degli accordi con le autorità di regolamentazione: in particolare con gli italiani e gli inglesi; il nostro obiettivo è quello di aprire i tavoli alla liquidità internazionale".

Innanzitutto sorprende come Violette non citi la Spagna, con la quale sono intercorsi parecchi colloqui, anche bilaterali. Ma non è casuale che il presidente francese faccia riferimento alla Gran Bretagna e all'apertura della liquidità internazionale e la soluzione potrebbe essere presa insieme all'Italia e ad altri paesi europei.

Il futuro modello britannico (molto simile a quello adottato dalla Danimarca da un anno) prevede l'assegnazione delle licenze da parte dell'esecutivo di Londra alle rooms che raccolgono gioco nel Regno Unito ma in un'ottica internazionale: in poche parole il giocatore britannico si connette da una rooms autorizzata dal Governo UK (dove viene applicata una tassazione del 15% sul rake prodotto dal player stesso) ma gioca su tavoli della rete .com, con liquidità condivisa. La stessa cosa avviene nel paese scandinavo.

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La Francia sta pensando ad un mercato di liquidità condivisa, pertanto è logico aspettarsi l'apertura controllata sulla rete .com da parte delle case da gioco transalpine e, non è escluso, che anche l'Italia addotti una soluzione simile.

Violette rivela che Italia, Francia e Gran Bretagna stanno portando avanti colloqui in tal senso. La liquidità condivisa potrebbe essere però ristretta solo ai paesi dell'Unione Europea.

Una cosa è certa: considerando la flessione dei mercati regolamentati interni (in primis Francia, Italia e Spagna) ed il passo storico intrapreso dalla Gran Bretagna, è logico attendersi novità importanti nel giro di pochi mesi.

Editor in Chief Assopoker. Giornalista e consulente nel settore dei giochi da più di due decenni, dal 2010 lavora per Assopoker, la sua seconda famiglia. Ama il texas hold'em e il trading sportivo. Ha "sprecato" gli ultimi 20 anni della sua vita nello studio dei sistemi regolatori e fiscali delle scommesse e del gioco online/live in tutto il Mondo.
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