Incredibile: la trattativa per l’acquisto di Full Tilt Poker e Bernard Tapie è fallita sul più bello, a causa di un inserimento clamoroso di PokerStars che avrebbe acquisito la red room per 770 milioni di dollari, a seguito di un accordo con il Dipartimento di Giustizia statunitense. Pesce d'aprile con qualche settimana di ritardo oppure operazione del decennio? Nessuna smentita arriva da Pokerstars...
Laurent Tapie folda
Laurent Tapie ha confermato: "i nostri sforzi di concludere un accordo con il DoJ per l'acquisizione di Full Tilt Poker, sono terminati senza successo".
PokerStars-DoJ: semaforo verde?
Secondo fonti anonime di PokerFuse, PokerStars avrebbe siglato un accordo con il Dipartimento di Giustizia per acquisire l'ex room rivale. Inoltre Stars avrebbe concluso con i procuratori di New York, un deal per chiudere la propria posizione, a seguito del black-friday. Il DoJ aveva contestato nel 2011 a PokerStars una multa da 1,5 miliardi di dollari e a Full Tilt Poker 1 miliardo.
Tapie invoca l'antitrust
Nel comunicato ufficiale, Bernard Tapie ha commentato: "Se l’acquisizione di PokerStars sarà confermata, significa che tutti i giocatori di Full Tilt Poker saranno interamente rimborsati immediatamente. Siamo molto felici per i i giocatori; il rimborso finale e completo è sempre stata una nostra priorità. Ci dispiace solo che un tale accordo segnerebbe un ulteriore consolidamento del mercato del poker, già dominato da un singolo giocatore; un risultato che può destare preoccupazioni antitrust e che, nel lungo periodo, non sarà un bene per i giocatori e per l’intera industria del poker online". In tal senso bisognerà capire quale sarà la posizione della Commissione Europea in materia di antitrust sul mercato.
Sono in corso verifiche sulla notizia non ancora confermata dalle parti, seguono a breve aggiornamenti nei dettaglio.
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