C'erano pochi dubbi sul repentino motivo del ritiro di PokerStars dalla Slovenia: le problematiche legali riguardo alla mancata regolamentazione del mercato sono state decisive ed hanno indotto i vertici di Rational Group ad abbandonare temporaneamente Lubiana e dintorni. Una decisione che penalizza anche molti grinder italiani che da tempo si sono trasferiti a Nova Gorica e nella capitale del paese dell'ex Jugoslavia. Ma l'addio potrebbe essere temporaneo.
Poche ore fa, un portavoce di Pokerstars ha rivelato a CalvinAyre: "speriamo di poter richiedere una licenza in Slovenia il prima possibile".
Da fonti ufficiose, risulta che Stars abbia aperto circa 25.000 account in Slovenia nel 2016 su una popolazione di poco più di 2 milioni di abitanti. Molti dei clienti della poker room sono grinder stranieri (molti italiani).
Perché PokerStars si ritira dai mercati grigi? La partita negli States
Il problema di PokerStars è semplice: deve fare attenzione ad operare in mercati non regolamentati ("grigi"), nel caso contrario rischia una revoca della licenza in New Jersey e potrebbe vedersi respingere future application da parte della California e di New York. Come noto, la partita decisiva del poker online mondiale si sta giocando negli Stati Uniti.
Rumors: prossimo ritiro in Polonia
Anche per questo motivo PokerStars deve fare molta attenzione e l'ufficio legale, con cadenza regolare, fa una revisione di tutti i mercati. Gli ultimi rumors parlano di un addio oltre che in Slovenia, Israele e Repubblica Ceca, anche di una ritirata in Polonia. Ma la notizia è stata smentita da PokerStars stessa: "nonostante le voci - ha dichiarato a CalvinAyre - non abbiamo alcuna intenzione di ritirarci da tutti gli altri mercati nel prossimo futuro".
La situazione legale in Slovenia
In Slovenia la rottura è stata inevitabile, in quanto esiste un regolamento che vieta di giocare online, in attesa di una legge che dovrebbe regolamentare l'e-gaming. Nel 2012, come vi abbiamo ricordato, il Governo ha oscurato alcuni siti, bloccando l'accesso alla stessa Stars e a Bwin.
Nel 2013 il Ministero delle Finanze sloveno ha iniziato a lavorare su un progetto di legge sul gioco online ed ha notificato le proprie intenzioni alla Commissione Europea. Nello stesso anno il Governo ha individuato nella Lotteria Statale il futuro organo preposto a gestire 5 licenze nazionali con durata di 30 anni per poker, betting e casinò online.
La burocrazia ha però rallentato il processo di regolamentazione ed ancora non abbiamo notizie su quali siano i probabili sviluppi futuri. Ma l'intenzione di Rational Group è quella di assicurarsi una licenza per il poker, in modo tale da far aderire i residenti sloveni alla liquidità di PokerStars.eu. Tempi tecnici? Difficile da stabilire, il segnale del ritiro della prima poker room mondiale però testimonia che sono in corso - con ogni probabilità - trattative con il Governo di Lubiana.