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Donald Trump

Casinò - Donald Trump a Las Vegas: "no alle tasse sulle mance!". Cosa c'è di vero su un cambiamento epocale

A prescindere da come la si pensi su Donald Trump, nessuna delle categorie lavorative che operano negli Stati Uniti può sentirsi al riparo da quei cambiamenti radicali che il neo Presidente insediatosi alla Casa Bianca ormai da pochi giorni, ha promesso a larga mano.

Sono cambiamenti epocali secondo il pensiero del "Tycoon" e non tutti a favore di categorie particolari, visto che a tremare sono anche aziende multinazionali minacciate dal neo protezionismo a Stelle e Strisce.

Ma noi rimaniamo sul nostro per mettere a fuoco una notizia che fa capo al mondo dei giochi e dei casinò alla quale la maggior parte degli operatori è molto, diciamo così, sensibile.

"Se sei un lavoratore di un ristorante, un cameriere, un fattorino, un barista, ecco la mia promessa: le tue mance saranno tue al 100%".

Donald Trump

Trump promette: zero tasse sulle mance anche nei casinò

Negli Stati Uniti, le mance non sono mai incluse nel costo del servizio o del prodotto. Anche se una mancia dovrebbe dipendere dalla qualità dei beni o dei servizi ricevuti, è consuetudine negli Stati Uniti lasciare una mancia equivalente al 15% del conto totale, al lordo delle tasse, in ristoranti e bar. Puoi lasciare la mancia sul tavolo o darla direttamente al tuo cameriere/cameriera.

Come saprete bene, la mance che vengono riservate agli operatori dei casinò ed elargite più o meno copiosamente dai giocatori, vengono regolamentate e soprattutto tassate nel territorio degli USA a seconda degli Stati, ma Donald Trump, che ne ha fatto un cavallo di battaglia della sua campagna elettorale, ha deciso di eliminarle dalla sfera imponibile e riconoscerle ai lavoratori nella loro interezza.

Donald Trump
Donald Trump (Shutterstock)

Lo ha confermato in un comizio organizzato sabato al Circa Resort di Las Vegas e le sue frasi non lasciano spazio a nessun dubbio:

"Nelle prossime settimane, lavorerò con il Congresso per portare sulla mia scrivania un disegno di legge che tagli le tasse per i lavoratori, le famiglie, le piccole imprese e, cosa molto importante, voglio che venga mantenuta la mia promessa", ha detto Trump. "Te lo assicuriamo noi, nessuna tassa sulle mance".

"Se sei un lavoratore di un ristorante, un cameriere, un fattorino, un barista, ecco la mia promessa", ha detto il presidente, "le tue mance saranno tue al 100%".

Proposta bipartizan, ma è Trump a metterla nero su bianco

La campagna elettorale di Kamala Harris non è stata molto distante dalle idee repubblicane sull'argomento, tanto che entrambi gli schieramenti politici avevano in serbo di cancellare le tasse sulle mance, ma i democratici non sono riusciti a inserire questo cavillo contrattuale tra lavoratori e datori di lavoro prima della fine del mandato e tra le altre cose, ciò ha spostato qualche voto dalla parte repubblicana.

"Quando diventerò Presidente in carica, non faremo pagare le tasse sulle mance", cominciò la scorsa estate Trump in piena campagna elettorale e furono tanti i riscontri positivi, tanto che la Harris presentò un'idea molto simile immediatamente dopo, probabilmente in ritardo

Kamala Harris
Kamala Harris (Shutterstock)

Il problema di carattere burocratico risiederebbe sul fatto che un Presidente da solo non può unilateralmente intervenire sulle questioni fiscali prendendo qualsiasi decisione, ma buona parte della Legge Fiscale voluta da Trump nel 2017, scadrà alla fine dell'anno in corso e questo originerebbe tutta una serie di modifiche da parte del nuovo Presidente.

Le reazioni

Su vpm.org, sono apparse alcune reazioni, come quelle dei rappresentanti delle etichette che rappresentano lavoratori e DDL, come quella di Sean Kennedy della National Restaurant Association: "È qualcosa che potrebbe portare più persone nella forza lavoro della ristorazione. Siamo un'industria che è cronicamente a corto di personale".

Lo slogan utilizzato per dare ulteriore slancio a questo che diventerà a breve un disegno di legge, "no taxes on tips", è diventato subito virale e ha riscosso il favore trasversale degli abitanti di Las Vegas e degli Stati Uniti in generale.

110mila dollari di mancia lasciata da Bilzerian

Non tutti sono d'accordo con Donald Trump

Ci sono alcune voci che non vogliono fare parte del coro, visto che, a parere di molte persone, una decisione di questo tipo rischierebbe di rallentare quel processo macro economico che era cominciato da qualche anno e che faceva parte del salario minimo che stava abbracciando tutte le categorie lavorative, non solo quelle che ricevono mance per la loro professione.

"Non è un buon modo per aiutare i lavoratori a basso reddito perché la stragrande maggioranza dei lavoratori a basso reddito non riceve mance", ha infatti dichiarato Bill Gale, co-direttore della Urban-Brookings Tax Policy ed economista nell'amministrazione di George H.W. Bush.

Secondo il Budget Lab dell'Università di Yale, infatti, non riceve mance e lavora a ore e avrebbe estrema necessità di un adeguamento dei contratti, in capo a quei parametri del salario minimo che rappresentano il sacro Graal della trattativa sindacale tra lavoratori e aziende.

Inoltre vi è una stima di carattere meramente fiscale che fa capo alle minori entrate a favore del Congresso: pariamo di un minore gettito che dovrebbe avvicinarsi ai 250 miliardi di dollari in 10 anni. Dove andare a reperire quei fondi mancanti?

Il regime fiscale in Italia sulle mance

La tassazione delle mance è regolata dalla Legge di Bilancio 2023 (n. 197 del 29 dicembre 2022). Questa norma prevede l'applicazione di un'imposta sostitutiva del 5% sulle mance ricevute dai lavoratori del settore privato, come bar, caffetterie, hotel e altre strutture simili.

Le mance devono essere considerate reddito da lavoro dipendente e, come tali, sottoposte a tassazione IRPEF. Per quanto riguarda i casinò la questione della natura delle mance è dibattuta da una giurisprudenza molto complessa.

Naturalmente la questione riguarda i casinò terrestri.

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