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Fedor Holz: “Questo è il libro più importante per diventare persone di successo”

Quando gli è stato chiesto quale sia il segreto del suo successo, Fedor Holz ha spesso risposto parlando di alcuni libri che hanno cambiato la sua vita. Lo scorso anno aveva già stilato una lista di 10 libri che consigliava per diventare persone e giocatori migliori, ma questa volta riportiamo una sua interessante riflessione su un titolo in particolare che ha portato grande valore alla sua vita in primis, e conseguentemente anche alla sua carriera.

Si chiama “Think and Grow Rich” ed è considerato un pilastro tra i libri di crescita personale. Scritto nel 1937 dall’autore americano Napoleon Hill, è una raccolta di pensieri e suggerimenti per raggiungere qualsiasi obiettivo ci si possa porre. Fedor lo lesse qualche anno fa e fu fortemente influenzato dai concetti espressi.

“È un libro del 1937”, dice Holz in un video sul suo canale YouTube. “L’autore lo ha scritto nel giro di 25 anni passati a stretto contatto con Andrew Carnegie, che all’epoca era uno degli uomini più ricchi del mondo. È una lettura molto affascinante, perché riesce a catalogare tutte le caratteristiche che rendono gli uomini più ricchi del mondo persone di così grande successo”.

Fedor Holz e Think and Grow Rich

La prima lezione è porsi obiettivi ben definiti

“La prima lezione che ho imparato da questo libro riguarda il modo di ragionare“, dice il fenomeno tedesco. “Le persone di successo hanno una grande caratteristica: un mindset vincente. Quando lessi questo libro tre o quattro anni fa, fu questo aspetto a colpirmi immediatamente. L’autore spiega che è necessario essere concentrati sui propri obiettivi e che è ancora più importante avere degli obiettivi ben definiti“.

Secondo Fedor, la vera svolta c’è proprio quando si passa da obiettivi generici e confusionari a obiettivi concreti e ben definiti.

“Questo è stato molto importante per me, perché mi ha fatto comprendere l’importanza di definire gli obiettivi. Non basta dire “voglio perdere peso” o “voglio diventare ricco“. Nel definire un obiettivo devi assolutamente fissare una cifra: quanto tempo ci metterai? Quanti soldi vuoi guadagnare? Quanti chili vuoi perdere? Mi ha aiutato moltissimo nel poker”.

fedor-holz

Holz spiega che saper fissare gli obiettivi nel modo giusto è un ottimo modo per approcciare il poker in modo professionale.

“Come tutti, volevo diventare un top player e fare tanti soldi. Dopo aver letto il libro iniziai a definire veramente gli obiettivi: quanti soldi volevo fare? Quanto tempo ci avrei messo? Ragionando in questo modo mi resi conto che molti dei miei obiettivi erano stati definiti in maniera confusionaria. Alle persone dicevo “voglio essere ricco“, ma cosa significa effettivamente? Questo libro mi ha insegnato a porre obiettivi concreti e misurabili”.

Ecco come “CrownUpGuy” ha applicato questo concetto alla sua carriera:

“Negli ultimi due anni ho fatto esattamente questo: programmare cosa avrei fatto nei sei mesi successivi, definire quanto avrei vinto. Dopo il primo anno di poker avevo €10.000 a mio nome e fissai l’obiettivo specifico di avere €100.000 entro 3 mesi. Questo obiettivo mi spinse a grindare come un matto e concentrarmi con tutto me stesso”.

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La seconda lezione: il desiderio

“La seconda caratteristica di cui parla nel suo libro è il desiderio“, prosegue Holz. “Nel momento in cui ti poni obiettivi concreti, inizi a sentire un certo desiderio che risulta fondamentale per farcela. Senza questo desiderio e senza la concentrazione totale che ne deriva, non puoi avere successo”.

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Holz è molto sicuro di questo aspetto, perché vede nel desiderio una forza speciale che ti permette di superare qualsiasi difficoltà.

“Quando hai questo desiderio, non ti importa più di tutte le cose fastidiose e gli ostacoli sulla tua strada. Vedi solo il tuo obiettivo e sei disposto a tutto per raggiungerlo. Il tuo obiettivo deve essere la priorità su tutto”.

Holz spiega nuovamente come ha applicato questa idea alla sua carriera nel poker.

Tre anni fa volevo essere il giocatore di poker più forte al mondo. Così mi chiesi: come posso farcela? Per quanto riguarda l’online sapevo che era necessaria una preparazione teorica di altissimo livello. Così suddivisi il mio tempo in 30% studio e 70% di gioco. Mi obbligai a non saltare mai una giornata di grinding“.

“Successivamente volevo diventare il migliore nel poker live, così decisi che avrei viaggiato per tutto il mondo per giocare tornei. Negli ultimi 2-3 anni ho giocato 400 tornei in tutto il mondo. Quello era il mio obiettivo e inseguirlo mi rendeva felice”.

Fedor Holz e alcuni suoi amici e colleghi

La terza lezione: il network

Infine, Holz ribadisce un concetto che ha espresso più e più volte: l’importanza di circondarsi delle persone giuste.

“La parte più importante del libro, la mia preferita, è quella sul Mastermind. Alla fine l’autore parla dell’importanza di avere la giusta mentalità e connettersi con persone con la stessa mentalità. Dice che offre un valore esponenziale e posso assicurare che è così”.

L’applicazione pratica, in questo caso, è quella del lavoro di squadra che lui e gli altri tedeschi fanno da anni. A tal proposito, Fedor svela che i giocatori con cui oggi gira il mondo per dominare i tornei live sono gli stessi con i quali grindava gli small stakes.

Il network è esattamente ciò che abbiamo fatto noi tedeschi nel poker. Ci siamo connessi e abbiamo lavorato per diventare più forti tutti insieme. Partiamo dalla stessa base, ci allontaniamo e poi torniamo alla base per lavorare insieme e raggiungere il massimo risultato atteso. Cinque anni fa il gruppo era lo stesso, giocavamo agli small stakes. Oggi quello stesso gruppo gioca i tornei più alti al mondo“.

“Credere l’uno nell’altro è la chiave del nostro successo. Così si crea il network, il Mastermind, dove impariamo gli uni dagli altri e cresciamo insieme“.

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