E’ stata la hostess più glamour di Hollywood, la chiamavano la “Principessa del poker”: per partecipare alle sue partite, potevi sederti solo con uno stack (minimo) di 100.000 bigliettoni. Molly Bloom, con il suo fascino era riuscita a costituire un cast di attori degno di un colossal (… del gambling).
La sexy trentenne è riuscita a mettere a sedere allo stesso tavolo, star del calibro di Leonardo Di Caprio, Matt Demon, Tobey Maguire, Ben Affleck e… lo “sconosciuto” Dan Bilzerian. Un field di tutto rispetto che ha dato vita per mesi agli home games, con ogni probabilità, più ricchi della storia del poker.
“Innocenti” partite finite – in modo inevitabile – nel mirino dell’FBI. In molti si erano fatti prendere la mano e l’ombra di protezioni ingombranti (vedi mafia russa a New York) avevano attirato l’attenzione delle autorità.
E così Molly, l’anello di congiunzione tra Los Angeles e la Grande Mela, è finita nei guai ed ha rischiato parecchi anni di carcere. La 33enne affascinante p.r. è passata dalle stelle luccicanti di Hollywood, alle aule di tribunale di New York.
Dopo aver accumulato fortune, ora si trova a lavorare per 19 dollari l’ora (così ha dichiarato il suo avvocato nell’ultima udienza a Manatthan) e con il destino segnato.
Grazie ad un accordo con i federali, la hostess è riuscita però ad evitare il carcere: la sua pena (di un anno) è stata sospesa. Dovrà prestare 200 ore ai servizi sociali, pagare una multa di 1.000 dollari e tenersi lontano dai guai.
Ma Hollywood sta tremando, Molly ha già annunciato che presto pubblicherà le sue “memorie”. Ecco alcune anticipazioni uscite sui tabloid inglesi: Maguire era considerato il player più forte del field hollywoodiano. Matt Damon invece uno dei più scarsi (in un’occasione ha perso 25.000$).
Le partite venivano disputate in due location: nella magnifica villa di Maguire a Los Angeles e nel famoso night club ‘The Viper Rooms’ , un tempo di proprietà di Johnny Depp. Rumors che sembrano solo la punta dell’iceberg dello scandalo. Ci sarà da divertirsi nel leggere i particolari di quelle maledette partite high stakes.