Il 6 dicembre se n'è andato un personaggio unico e molto conosciuto nella scena del poker live statunitense. Si chiamava James Michael Meehan ma era noto a tutti come "Minneapolis Jim". Si è spento a 66 anni per un male incurabile ma ciò che verrà ricordato di lui non è certamente il modo in cui è morto, bensì la sua vita fuori dagli schemi e la sua ottima carriera di poker pro.
Meehan aveva iniziato a giocare a poker negli anni Sessanta ma per oltre vent'anni il giochino non era stato altro che un passatempo, perché la sua professione era quella di avvocato. Negli anni Novanta, però, qualcosa cambiò: iniziò a giocare i tornei con maggiore frequenza. Una vittoria da $48.000 nel LA Poker Classic del 1995 gli diede la fiducia necessaria per accantonare il lavoro di avvocato e iniziare a grindare il circuito live americano. Fino a quel 2003 semplicemente magico...
L'anno del record di Minneapolis Jim: vinse sia alle WSOP sia nel WCOOP
Nel 2003 "Minneapolis Jim" era ormai riconosciuto come uno dei giocatori più assidui dei tornei di poker live del Nevada e della California. Il 19 aprile di quell'anno, poche settimane prima che Chris Moneymaker vincesse il Main Event WSOP dando il via al boom del poker, Meehan trionfò in un evento da $2.000 di buy-in delle World Series per $280.000 di prima moneta. Fu il suo primo e unico braccialetto ma non fu certamente l'unico successo importante di quell'annata.
Pochi mesi dopo, infatti, Jim vinse anche un titolo del WCOOP, la manifestazione di MTT Online di PokerStars. All'epoca tutto era molto differente da oggi ma l'ormai ex avvocato incassò comunque una ottima prima moneta di $78.250 superando 625 avversari in un torneo di Limit Hold'em da $530 di buy-in (il suo nickname era "actiondonkey"). Fu il primo giocatore nella storia del poker a vincere un braccialetto WSOP e un titolo WCOOP nello stesso anno.
Il ricordo di Matusow, Hellmuth, Pescatori e Brunson

La sua scomparsa è stata accolta con molto dispiacere dalla comunità di poker pro di Las Vegas. "Minneapolis Jim" era un personaggio molto amato, come si evince da questi commenti postati sui social network:
"Non Jim Meehan!" ha scritto Mike Matusow su Twitter. "Era uno dei cinque giocatori più simpatici con cui abbia mai giocato. Mi ha sempre fatto ridere un sacco. RIP Jim".
"Jim era un tizio caloroso e con un ottimo umorismo. Una brava persona, mancherà al poker. RIP", ha scritto Phil Hellmuth.
Anche il nostro Max Pescatori ha commentato la scomparsa di quel giocatore unico contro cui aveva giocato a lungo nei primi anni della sua carriera: "Sono molto triste di sapere che "silent Bob" è morto. Era uno straordinario avversario, molto molto divertente al tavolo. Ci ho giocato a lungo, specialmente nello show televisivo Ultimate Poker Challenge. GL in paradiso!"
Infine, riportiamo il ricordo di Todd Brunson, legato a un aneddoto di diversi anni fa:
"Stavamo giocando un WPT al Mirage. Ero uno dei chipleader e tra i big stack c'era anche Eli Elezra. Jim era al nostro tavolo e faceva le sue solite gag, che io trovavo divertenti ma che Eli non sopportava. In una mano io vado all-in e Eli inizia a pensarci. Jim prende a scherzare e fare le sue sceneggiate, fino al punto che Eli dice "basta, non ne posso più di questo tizio! Me ne vado a casa". Poi chiama i miei resti e si alza. Aveva un progetto di scala incastro e al river chiuse la scala. Non potevo crederci. Eli divenne il chipleader con un vantaggio enorme e finì per vincere il torneo per oltre un milione di dollari. Tutto merito di James Minneapolis Meehan. RIP amico. Mi mancherà giocare a poker con te e le nostre lunghe nottate nei bar di Vegas".