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Paddy Power "spewa" sul marketing e Roy Keane querela, ma poi scoppia la pace

Il marketing nel settore del gioco non è materia semplice da maneggiare, dovendosi districare fra i vari divieti e paletti senza andare troppo contro il senso comune, ma destando ugualmente l'attenzione del potenziale cliente. In questo senso, va dato atto a Paddy Power di usare da sempre una strategia tanto aggressiva quanto geniale ed efficace.

Il colosso irlandese del gaming ci ha abituato a campagne originali, andando molto spesso controcorrente o camminando pericolosamente sul filo del "politicamente scorretto" e del buon gusto - perlomeno quello percepito.

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Sul mercato italiano, questa strategia ha portato ad esempio all'ingaggio della superstar del porno Rocco Siffredi con una serie di spot e slogan come quello che vedete qui sopra, improntati sempre al doppio senso e all'autoironia, nonchè di indubbia efficacia.

Ma questo gioco "borderline" non sempre riesce alla perfezione, perchè in una siffatta strategia vanno messe in conto campagne che "spewano" troppo sulla provocazione di alcuni tasti delicati del senso comune. E' ad esempio il caso di quanto accaduto con Roy Keane, ex leggenda del calcio a lungo bandiera della nazionale irlandese e del Manchester United.

In una campagna lanciata nel luglio scorso in occasione di un sentito match di qualificazioni a Euro 2016 tra Irlanda e Scozia, Paddy ha diffuso questo manifesto:

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Come avrete notato, è una chiara citazione del film Braveheart e delle ultime parole pronunciate dal protagonista, l'eroe scozzese William Wallace, in punto di morte. La parodia qui gioca sul parallelismo tra la partita di calcio e il referendum per l'indipendenza di qualche mese prima, che aveva spaccato in due la Scozia e in cui gli indipendentisti, favoriti della vigilia, persero alla fine sul filo di lana.

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Per chi non mastica l'inglese, la traduzione sarebbe più o meno questa "Potrete anche prendere i nostri punti, ma almeno noi abbiamo la nostra libertà!", mentre l'espressione fra parentesi è più o meno la versione in slang irlandese di "fighette"...

Simpaticissima per chi la sa prendere per il verso giusto, inaccettabile per altri ma soprattutto per uno: Roy Keane, appunto. La faccia dell'ex capitano dei Red Devils era stata infatti photoshoppata al posto di quella di Mel Gibson, suscitando le ire di Keane che aveva denunciato il bookmaker irlandese per danni d'immagine e per l'uso non autorizzato della stessa.

Nei giorni scorsi, tuttavia, sulla stampa britannica è uscita la notizia dell'accordo extragiudiziale raggiunto dai legali delle due parti, che ha portato alla chiusura della controversia con reciproca soddisfazione. Non sono stati al momento diffusi dettagli sull'entità dell'eventuale transazione economica.

Per la cronaca la partita finì 1-1, ma alla fine la nazionale irlandese riuscì a superare i rivali scozzesi in classifica acciuffando i playoff e qualificandosi in extremis per i prossimi campionati europei e venendo sorteggiati nel girone insieme alla nazionale azzurra di Antonio Conte. E' lecito aspettarsi qualcosa di forte da Paddypower.it in prossimità di Euro 2016...

"Assopoker l'ho visto nascere, anzi in qualche modo ne sono stato l'ostetrico. Dopo tanti anni sono ancora qui, a scrivere di giochi di carte e di qualsiasi cosa abbia a che fare con una palla rotolante".
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