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StarsDraft

StarsDraft fa marcia indietro dopo la decisione-shock del Nevada

L'effetto domino è cominciato. Dopo la decisione del Nevada di obbligare i siti di Daily Fantasy Sports ad acquisire una licenza per poter operare, StarsDraft ha comunicato che d'ora in poi accetterà giocatori a soldi veri soltanto in quattro stati americani. Il comunicato stampa che accompagna la notizia ha aggiunto inoltre: "I giocatori di StarsDraft, in tutte le giurisdizioni, continueranno ad avere accesso ai fondi nei loro account online, disponibili per i prelievi in qualsiasi momento".

Nessun Black Friday dei DFS dunque, almeno per il momento. Certo è che la Gambling Commission del Nevada, stabilendo come i Daily Fantasy Sports costituiscano gioco d'azzardo, ha messo in moto un meccanismo che rischia di turbare seriamente gli equilibri di un mercato che è sì piuttosto giovane, ma in cui in tanti - comprese molte squadre di MLB, NFL ed NHL - hanno già investito parecchi milioni di dollari.

StarsDraft, il sito di DFS di Amaya Gaming - che come ben sappiamo gestisce anche PokerStars e Full Tilt - ha così commentato il diktat del Nevada: "Amaya supporta la decisione del Nevada Gaming Control Board e crede sia prudente limitare l'offerta di StarsDraft, fino a quando un numero maggiore di stati americani non adotterà una posizione chiara sui Daily Fantasy Sport".

Come ha spiegato Legal Sports Report, Amaya ha interessi in altri stati sotto forma di poker online e casinò online, New Jersey incluso dove tra l'altro ha ottenuto proprio di recente la licenza per poter offrire giochi a soldi veri tramite PokerStars e Full Tilt.

Per questo motivo è normale che Amaya si voglia muovere con cautela quando si tratta di accettare giocatori che potrebbero trasgredire leggi federali o statali. Parlando sempre del New Jersey, proprio questo è uno dei soli quattro stati americani dove StarDraft continuerà ad offrire gioco real money: gli altri tre sono Massachussets, Kansas e Maryland.

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"Abbiamo già chiesto una normativa statale e un sistema di licenze per i DFS - continua la nota di Amaya - per assicurare la protezione dei consumatori e un controllo ferreo da parte del governo nei confronti degli operatori. Prima del lancio di StarsDraft, e in base a uno studio approfondito dell'ambito normativo all'epoca, Amaya decise di non lanciare il suo sito di DFS in giurisdizioni nelle quali molti dei nostri competitor continuano ad operare ancora oggi".

Nel frattempo dagli USA arrivano ulteriori dettagli circa lo scandalo che ha colpito DraftKings e di cui vi abbiamo già parlato. Secondo quanto ha riportato ESPN ieri, un dipendente del noto sito di DFS avrebbe inserito la sua formazione 40 minuti prima di aver avuto accesso ai dati degli altri utenti; per questo motivo, tali dati non avrebbero potuto aiutarlo a vincere quei $350.000, ovviamente.

In ogni caso, sia DraftKings sia FanDuel hanno impedito ai rispettivi dipendenti di giocare a soldi veri su qualsiasi sito di DFS. I due colossi continuano comunque a operare in molti degli stati dove StarsDraft e altri DFS non operano, inclusa la Florida, stato dove attualmente è in corso un'inchiesta.

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