Patrick Antonius ha sempre dato l'impressione di essere un giocatore molto riflessivo, mai una mossa fuori posto, mai un colpo di testa e una carriera sempre vissuta ai massimi livelli. È rimasta nella memoria collettiva dei giocatori di poker, soprattutto live, l'espressione che giunse al termine di una bella chiamata del finlandese con "Q High", "I was trapping all the way".

La mano di Patrik Antonius
La mano che vi proponiamo in questo pezzo non ha chissà quale valenza tecnica o spettacolare, ma il tutto comincia con il limp di uno dei giocatori che ha avuto nelle sue capacità di lettura un punto di forza su cui ha costruito una carriera.
Proprio questo elemento fa propendere Patrik Antonius a limpare da late position, contro due giocatori non esattamente occasionali, Ciyril Moury, già incontrato recentemente durante il racconto di una delle nostre mani qualche settimana fa e Allen Cunningham che, alla resa dei conti, sarà colui che metterà sotto la mano migliore, anche a causa della sua infelice posizione.
Posizione, lettura e ragionamento
Di tutte queste cose il campione finlandese è sempre stato un maestro e il fatto di sfruttare la posizione con una mano di medio valore, lo ha messo spesso al riparo da rilanci che in determinate occasioni e contro certi giocatori non avrebbero avuto ragione di esistere.
Lo stupore del call con donna alta che arriva dal tavolo e soprattutto dal giocatore francese, origina da parte del finnico una delle battute più belle e gettonate degli ultimi 10 anni di poker giocato.
I was trapping all the way
Chi di voi non ha mai sentito l’espressione “I was trapping all the way”, magari in un tavolo di giocatori stranieri che parlano solo inglese?
L’espressione, ovviamente pronunciata in senso ironico, può essere tradotta in italiano, grosso modo, in “(in realtà) vi stavo intrappolando fin dall’inizio”, seguita da una risata generale.
Godetevela...
https://www.youtube.com/watch?v=HuctVUhu5eo